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Tre persone licenziate per un team building andato male: la crisi prende piede a Zulte-Waregem

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Da sei mesi un vento nuovo soffia sull’Essevee. L’arrivo del nuovo CEO Michiel Beeuwsaert ha molto a che fare con questo, soprattutto perché, a 21 anni, è il più giovane allenatore di una squadra di calcio professionistica d’Europa. Anche se dietro le quinte a tirare le fila è il papà Tony.

Come rivela il Nieuwsblad, sullo stadio arcobaleno aleggia odore di crisi. In questione, un team building sarebbe andato storto durante la giornata di giovedì. Diverse decine di dipendenti riuniti per l’occasione hanno dovuto interrompere prematuramente le attività offerte dal club. E dietro troviamo Tony Beeuwsaert, la cui telefonata avrebbe fatto precipitare lo stop.

Dipende dai nostri colleghi se in realtà il team building non è stato convalidato dal management. La storia, a quanto pare, di un budget molto più ridotto in seconda divisione e di un problema di comunicazione interna.

Il personale brontola, tre persone licenziate

Solo che dal lato del personale la pillola stenta a passare. Diversi dipendenti hanno espresso la loro insoddisfazione il giorno successivo alle attività. Alcuni organizzatori o membri della direzione sono stati insultati, il che ha provocato l’intervento della polizia. La polizia è stata chiamata da… Tony Beeuwsaert, citando il comportamento “inappropriato” di alcuni dipendenti. Informazioni smentite dai principali soggetti coinvolti.

Ma nella cellula extrasportiva il clima è fermo. Quel che è peggio, tre dipendenti hanno ricevuto il C4 e altri tre hanno ricevuto un avvertimento. I tre dipendenti licenziati non hanno ancora parlato pubblicamente. Sempre secondo il Nieuwsbald, padre Beeuwsaert avrebbe esercitato forti pressioni affinché firmassero alcuni documenti relativi al loro licenziamento. Non hanno voluto commentare questo evento.

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