L’Anderlecht ha mancato il rientro dalla sosta. Per la prima volta di Hubert come T1 “ufficiale”, i Mauves hanno offerto la loro prima vittoria a Beerschot.
Sulla carta, David Hubert ha avuto un primo “ufficiale” da T1 tra i più facili possibili: viaggiare in fondo alla classifica, che non ha ancora vinto una sola partita di campionato in questa stagione. Ma una tregua internazionale può cambiare molte cose. È stata la dinamica dell’Anderlecht a rompersi o il Beerschot ad approfittare di queste due settimane?
Resta il fatto che dopo 45 minuti i Rats sono in vantaggio, e non è rubato… segnano un primo quarto d’ora scandalosamente a vantaggio dei Mauve&Blanc. Nick Shinton ha dovuto fare un miracolo davanti a Leander Dendoncker (4°), un tiro di Leoni è stato parato sulla linea (7°) e ci diciamo che il numero 13 vivrà un’altra partita complicata.
Il micidiale Beerschot contro
Ma coincidenza o no, dopo il 13′ in cui il Kiel comincia finalmente a cantare (azione lanciata dai tifosi per manifestare il loro malcontento), il Beerschot si ritrova in equilibrio. Contro, ovviamente, e Thibaut Verlinden è un diavolo in questo esercizio, costringendo prima Leoni a intervenire all’ultimo minuto (18esimo). Dopo una buona apertura di Reyners, cade di nuovo pochi minuti dopo e il suo tiro si schianta sul palo di un pietrificato Coosemans (21esimo).
Prevedibile nel gioco con Edozie e Verschaeren mobili ma poco ispirati, l’Anderlecht crea pericolo davvero solo da fermo: Zanka trova a sua volta la porta con il colpo di testa (27°). Questo avrebbe salvato la partita al danese, che non era ancora molto rassicurante… e che è rimasto intrappolato poco dopo.
Dopo una magnifica controsequenza, Marwan Al Sahafi aggiusta Zanka e colpisce da posizione angolata per aprire le marcature (30esimo, 1-0). Beerschot è stato micidiale contro la difesa dell’Anderlecht priva di Vertonghen e Simic; N’diaye deve ancora rientrare di poco per evitare la pausa (36°).
Al-Sahafi dà spettacolo
Al rientro dagli spogliatoi, la RSCA è visibilmente rinsavita e spinge subito: al 47′, Mario Stroeykens si procura un rigore abbastanza leggero, ma reale, che Kasper Dolberg trasforma (1-1). Lo stesso Dolberg sembra essere rotto in modo molto più netto pochi minuti dopo, questa volta senza che l’arbitro fischi.
L’Anderlehct sembra prendere il sopravvento, commette sempre più errori e punizioni ben piazzate… ma manca ancora di precisione nell’ultimo gesto, come quando Verschaeren tenta un pallonetto completamente sbagliato (61esimo) o quando Dolberg colpisce a lato sulla sopra una volta contro Shinton (63esimo). Entra in partita l’ex Malva Antoine Colassin: il suo primo tocco di palla è di poco a lato (66°).
Il secondo… è un passaggio decisivo: su contropiede di un Beerschot che ha ritrovato la calma, Marwan Al-Sahafi rivede quasi tutta la difesa. Zanka emerge come ultima risorsa, ma Colassin si riprende e ritrova in un attimo Al-Sahafi; il saudita si regala una clamorosa doppietta (70esimo, 2-1).
Amuzu entra in gioco per far esplodere la difesa dell’Anversa, ma non riesce a impensierire Shinton, che però deve ancora lavorare davanti a Dreyer, tornato anche lui sull’altra fascia (77esimo). La RSCA spinge, ma davanti a sé sembra completamente cotta mentalmente e fisicamente Ratti è morto di fame, come il capitano Matthys che ha eliminato un cross di Dreyer dando il massimo (87°). Il Kiel esplode dopo 6 interminabili minuti di stop: il Beerschot ha la sua prima vittoria, anche se c’è ancora da lavorare per uscire dalla zona rossa.
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