DayFR Italian

Brest-Stade Rennais: SRFC alla ricerca di un’identità di gioco

-

Brest-Stade Rennais: SRFC alla ricerca di un’identità di gioco

Prima della trasferta a Brest, Julien Stéphan ha parlato del gioco della sua squadra, non ancora ben definito in questa fase della stagione.

Come possiamo definire la partita dello Stade Rennes all’alba dell’ottava giornata di Ligue 1? Molti fan probabilmente esiterebbero e non esiste ancora una risposta chiara a questa domanda. Con un undici che stenta a stabilizzarsi, in un 3-4-3 introdotto 4 partite fa, il Rennes brancola, cerca, ma alcuni elementi emergono ancora secondo Julien Stéphan.

Uno stile in evoluzione

“Non abbiamo un gioco di transizione”ha chiarito ieri l’allenatore in conferenza stampa. “Contro il Monaco avevamo il 60% di possesso palla. Questa è la nostra quarta partita con questo sistema e domani attaccheremo la quinta. Non credo che oggi potremo stabilire se si tratterà di una squadra di transizione o di possesso palla”. Sebbene sfumato, “La partita del Lione, forse la migliore da inizio stagione, abbiamo primeggiato nelle fasi di transizione”.

La SRFC gioca allora con il suo 4-4-2 diamante, abbandonato dopo la partenza di Benjamin Bourigeaud. E Stéphan riassume, nel momento in cui deve scegliere, viste le assenze in difesa, se mantenere o meno il suo progetto contro il Brest: “I giocatori che abbiamo devono sapersi esprimere nel possesso palla o nel calcio di transizione. Lavoriamo molto per sviluppare lo stile della squadra”.

“Non una squadra difensiva”

Per quanto riguarda lo stile bisognerà quindi attendere ancora un po’. E per i contenuti? In questo inizio di stagione, lo Stade Rennes ha dimostrato la sua capacità di impegnarsi maggiormente nel pressare, a volte più in alto. Ma per Stéphan, “Non possiamo dire che siamo una squadra che recupera palla più in alto e dire che siamo una squadra difensiva. Non è logico. Quando pressiamo alto, non è per essere difensivi. È cercare di pesare sull’avversario e impedirgli di esprimersi. Non siamo una squadra difensiva”.

Soprattutto perché la SRFC purtroppo vede più gol subiti che xG subiti. “Facciamo parte delle prime 3 squadre che limitano gli ingressi nei nostri ultimi 30 metri. D’altra parte, queste squadre creano situazioni per segnare. Dobbiamo risolvere questo problema in termini di aggressività. Significativo in questo senso il 2° gol subito contro il Monaco”concorda l’allenatore.

Inefficace nell’uso della palla

Non difensivo, ma nemmeno efficace offensivo, statistiche a sostenerlo. “Sulle Big Chances (= occasioni da gol) non creiamo abbastanza, questo è chiaro. Naturalmente questa è un’area di lavoro per noi”convalida Stéphan, affiancato da Hans Hateboer. “Il problema è che segniamo poco, ma non concediamo nemmeno molte occasioni. Stiamo lavorando per creare più opportunità”. Stéphan ricorda però: “Siamo anche una delle rare squadre del campionato ad aver segnato in ogni partita dall’inizio della stagione. Spero che continui così”.

Piuttosto efficace nel recupero palla, questo Stade Rennes ha spesso mostrato i suoi limiti nell’utilizzo. “Le prime 3 partite giocate con questo sistema non sono state sufficientemente soddisfacenti in termini di tenuta della palla. La partita di Monaco ci ha portato progressi in questo senso, in diversi ambiti. Abbiamo ancora tante cose da sviluppare, ne siamo consapevoli”afferma Stéphan, volendo mantenersi misurato nell’analisi dei dati “3-4 partite”. “Siamo anche la 2° squadra a sottoperformare in termini di punti presi, siamo a -4 punti”.

Con Ostigard incamerato e Wooh incerto, Asignon e Ait Boudlal sospesi, il Rennes dovrà recuperare questo ritardo adattandosi ulteriormente. E la realtà del calcio come quella del club bretone ci ricorda ancora che l’urgenza dei punti spesso ha la precedenza sullo sviluppo di una vera identità di gioco.

Related News :