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Formula 1 | De Meo: La Renault non aveva la potenza di fuoco di altri produttori di motori

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È improbabile che la Renault ritorni in Formula 1 come produttore di motori di serie a meno che le regole non vengano semplificate, ammette l’amministratore delegato del gruppo Luca de Meo.

Si dice che i produttori di motori di che si preparano ai nuovi regolamenti radicali per il 2026, tra cui Ferrari, Audi e Red Bull Powertrains, stiano già reclutando personale dalla fabbrica Alpine di Viry-Chatillon.

La mossa farà risparmiare alla Alpine, di proprietà della Renault, centinaia di milioni di dollari in costi di sviluppo del motore, e de Meo ritiene che il passaggio alle unità di potenza del cliente Mercedes dal 2026 rappresenterà anche un miglioramento delle prestazioni.

“Siamo chiari. Se andate a visitare, come abbiamo fatto noi, una fabbrica come la HPP, la fabbrica dei motori della Mercedes, vedrete che lì lavorano 900 persone”.

“Abbiamo 340 dipendenti per i nostri motori. Hanno banchi prova che noi non abbiamo.”

Gli attuali problemi della Renault con i motori di F1 risalgono all’ultima grande modifica regolamentare, quando i motori aspirati furono sostituiti dagli odierni propulsori ibridi.

“Il passaggio all’era ibrida ha richiesto investimenti importanti che all’epoca sottovalutavamo” Ammetterà di me.

“Per dare un’idea, noi lavoriamo ‘strutturalmente’ con tre cilindri, mentre altri ne hanno otto. Semplicemente non abbiamo la struttura per essere all’avanguardia nello sviluppo.”

“Quando sono arrivato quattro anni fa, il gruppo voleva fermare la F1. Se c’è ancora è perché ho salvato la cosa. Ma non siamo in prima linea nello sviluppo della chimica delle batterie, della gestione del software, del recupero dell’energia…”

Vede anche altri problemi con le regole della Formula 1.

“La struttura dei premi in Formula 1 non tiene conto degli investimenti che i team dei costruttori devono fare. Quindi spendiamo più degli altri, ma non ne ricaviamo alcun beneficio.

“A lungo termine, la Formula 1 potrebbe – chissà – proporre una semplificazione tecnologica”, ha aggiunto, giustificando la creazione di un gruppo di monitoraggio della F1 a Viry che monitorerà come prenderà forma il prossimo ciclo normativo dal 2030.

“Potrebbero offrire un motore senza ibridazione, ad esempio – senza elettrificazione – che fa di nuovo rumore e che funziona con e-fuel (carburante sintetico) per l’immagine verde”.


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