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ci sono scettici riguardo alla sicurezza della partita Francia-Israele

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Venerdì sera si è tenuta presso il Ministero degli Interni una riunione di sicurezza per organizzare la partita di calcio tra Francia e Israele del 14 novembre nella Società delle Nazioni. Per il momento è la pista dello Stade de France con il pubblico a tenere la corda. Ma da diverse ore alcuni partiti dubitano di questa opzione per la partita di Saint-Denis.

La partita più delicata dell’anno sul territorio nazionale. Venerdì sera, tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di questo incontro Francia-Israele, giovedì 14 novembre, si sono riuniti al Ministero degli Interni per procedere alla messa in sicurezza di questo incontro ritenuto ultradelicato. Per il momento, come rivelato da Ouest-France e Le Parisien e confermato a RMC Sport, l’opzione prioritaria resta l’organizzazione dell’incontro allo Stade de France con il pubblico. Anche se diversi interlocutori sono scettici sulla riuscita di questo incontro allo Stade de France.

Fin dall’inizio l’obiettivo delle autorità è stato quello di far sembrare questa partita della Nations League un incontro “normale”. “Non è una partita normale”, confida un dirigente della Prefettura di polizia di Parigi. Il Belgio non ha potuto organizzare la partita normalmente sul suo territorio nazionale, ve lo immaginate? No, è un evento molto tecnico da organizzare con una moltitudine di persone dati da tenere in considerazione e la posizione convalidata sarà importante. Soprattutto perché le autorità dovranno mettere in sicurezza la squadra israeliana il giorno prima e il giorno della partita di Parigi.

Lo Stade de France, che conta 80.000 posti, con un grande flusso di persone da gestire rappresenterà una vera sfida per la polizia e la gendarmeria mobilitate. “Buona fortuna per trovare tutte le bandiere palestinesi”, scivola un agente di polizia specializzato, che ricorda anche che questa partita si svolge il giorno dopo il 13 novembre, data degli attentati di Parigi del 2015. L’organizzazione sa benissimo che non riempirà lo Stade de France per una partita come Francia-Israele, anche se questo evento dovrebbe segnare il ritorno dei Blues a nord di Parigi.

Un altro elemento depone a favore di alcune autorità che desiderano vedere questa partita allo Stade de France, l’eccellente riscontro ottenuto dall’estate per garantire un evento sportivo, in particolare durante i Giochi Olimpici.

Il Parco dei Principi come ultima risorsa?

Ma dopo l’incontro di venerdì alcuni hanno cominciato a esprimere dubbi sulla presenza del pubblico allo Stade de France. Mentre altri soggetti si stanno battendo per l’organizzazione di questa partita al Parco dei Principi, che ha meno di 50.000 posti. «È molto più semplice organizzare la sicurezza del Parco, gli accessi sono meno numerosi, il quartiere non è più lo stesso e lo scartamento è ancora più basso», ammette una fonte ben informata. Sottolineando al contempo la sicurezza della partita Mali-Israele durante i Giochi Olimpici. Questo incontro delicato è stato organizzato al Parco dei Principi, senza eccessi.

C’è anche un gioco di comunicazione attorno all’organizzazione di questo incontro. Philippe Diallo, presidente della Federazione francese (FFF), ad esempio, non vuole che questa partita si svolga a porte chiuse. L’introduzione della sagoma allo Stade de France potrebbe accontentare tutti. “Se viene stabilito un indicatore, ciò dimostra che non si tratta di una partita normale”, ammette un agente della Prefettura di polizia. Questo inizio di settimana sarà decisivo per le condizioni di sicurezza intorno a questa partita. Nelle prossime ore dovrà tenersi una nuova riunione sulla sicurezza al termine della quale verrà espresso un parere definitivo. La FFF saprà poi se potrà aprire una biglietteria per questa partita della Nations League.

Adattamenti sempre possibili

Una cosa è certa, a porte chiuse o meno, le unità d’élite saranno sul ponte per proteggere questo incontro. La bolla attorno alla squadra israeliana sarà molto importante. Anche qui l’esperienza delle Olimpiadi deve aiutare. Infine, la situazione internazionale nelle prossime settimane sarà ovviamente attentamente monitorata per l’organizzazione di questa partita in territorio francese.

Diverse fonti confermano che il Viminale può, fino all’ultimo, modificare l’organizzazione della sicurezza di questa partita classificata ad altissimo rischio dai servizi specializzati. Ad esempio, se viene convalidata l’idea di una partita con il pubblico allo Stade de France, in caso di minaccia le autorità possono rendere obbligatorio lo svolgimento di questo incontro a porte chiuse il 14 novembre. Questo problema continua a sperimentare colpi di scena.

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