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Toulouse Olympique: una potenza di Pélissier 4

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l’essenziale
Eroicamente, il tallonatore del TO XIII ha firmato un drop audace, il 4° della sua carriera, e memorabile, che ha permesso alla sua squadra di volare in finale.

Se il futuro di Eloi Pelissier non è ancora chiaro, in ogni caso sa già cosa farà la prossima settimana. Senza contratto a fine stagione, il tallonatore del Tolosa ha mantenuto la promessa di voler lasciare il Tolosa dalla porta principale. Inoltre, il catalano lo ha fatto con stile. Ieri ha fatto un ingresso in campo clamoroso poi ha siglato questo calo al 76esimo regalando la vittoria al TO XIII. “Non è qualcosa che provo spesso”, ha sorriso l’eroe del giorno in una conferenza stampa. “Mi piace questo gesto, soprattutto dopo un down, come è successo oggi, e lo faccio qualche volta in allenamento”, ha spiegato l’uomo che ha fatto il 4° drop della sua lunga carriera. Quattro, come simbolo, per il nazionale francese (21 presenze) che ha segnato, con il destro, la sua quarta partecipazione ad una finale di Scudetto. Rientrando al 50′, l’esperto tallonatore ha subito accelerato il gioco. Un gancio e rapidi rilasci di down, tanto per dimostrare che a 33 anni ha ancora qualcosa al suo attivo. Trasceso dalla posta in gioco, Eloi Pélissier ha poi “guidato” la partita fino al momento fatidico, un momento decisivo che aveva preparato nella sua testa.

La sua famiglia lo sapeva

“Durante una mischia, poco prima del tentativo, guardo verso la mia famiglia tendo la mano come per dire ai miei genitori che tento un drop e così è stato”, realizza subito il numero 14 degli olimpionici. . Nel frattempo, l’energia della squadra cala e Bradford segna una meta che non lascia dubbi al Tolosa. Forti di questo piccolo vantaggio, gli uomini di Sylvain Houlès gestiscono la conclusione della partita sapendo che gli inglesi sono storditi. “Ci siamo uniti per raggiungere questo successo, abbiamo trovato le risorse di cui avevamo bisogno per competere contro questa squadra molto numerosa… Erano 10 kg più pesanti di noi in ogni posizione”, riassume, ancora segnato dal combattimento. Tornato alla calma, l’ex giocatore dei Catalans Dragons e dei London Broncos guarda già con trepidazione alla finale contro il Wakefield, la prossima settimana su terreno ostile. “Questa partita è la prova che ce la possiamo fare, che dobbiamo mantenere la fiducia – dice il vincitore dell’edizione 2021 – Dobbiamo liberarci adesso, la pressione è sulle loro spalle e dobbiamo giocare altrettanto a rugby sappiamo come farlo”, conclude questo dirigente dello spogliatoio dandogli un prezioso consiglio. Consiglio che avrà eco tanto quanto il clamore che ha suscitato alla fine di questo semestre. Il momento di un calo storico e di una celebrazione che rimarrà congelata nel tempo da parte di questo giocatore che mantiene sempre le promesse.

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