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“Eravamo consapevoli che vincere in Tunisia non era facile”, ha detto Ali

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Sabato le Comore hanno battuto in trasferta la Tunisia, 1 gol a 0. Una delle sorprese di questa terza giornata delle qualificazioni del Marocco CAN 2025 In questa intervista rilasciata ad Africa Top Sports, Saïd Ali Saïd Athouman, presidente della Federcalcio delle Comore ci dà i fattori di questo successo, le ambizioni. In tutta umiltà! Affronta anche le sfide del calcio africano.

ATS: Signor Presidente, buongiorno. La tua squadra ha creato l’impresa in Tunisia durante questo terzo giorno. Qual è stato il messaggio dato ai giocatori prima di affrontare questa partita?

Ha detto Ali ha detto Athouman : Non ero presente a Tunisi, ma ho avuto diversi scambi con l’allenatore, in particolare per incoraggiarlo, sostenerlo e chiedere a tutto il gruppo di concentrarsi al massimo sulla preparazione di questa partita. Eravamo consapevoli che vincere in Tunisia non era una cosa facile, ma allo stesso tempo dovevamo credere nelle nostre capacità di ottenere un buon risultato in un girone così difficile e la cui qualificazione per alcuni si sarebbe potuta decidere proprio all’ultima giornata.

Quando vieni in Tunisia, credi in un’impresa del genere?

Per continuare a esistere nel nostro girone e avere la possibilità di qualificarsi, devi giocare ogni partita per vincerla. Penso che tutte le squadre che partecipano alle qualificazioni abbiano questo stato d’animo, ma ovviamente nei gironi ci sono sempre grandi nazioni calcistiche, che sono considerate favorite. Ma il fascino del calcio sta anche nella possibilità, per squadre come quella delle Comore, di riuscire nell’impresa e creare una sorpresa. Avevamo il diritto di credere nelle nostre possibilità perché non è la prima volta che vinciamo contro una squadra considerata molto più forte della nostra.

Qual è stato il messaggio dell’allenatore prima del calcio d’inizio?

Non essendo presente ma conoscendolo, ha dovuto chiedere loro di giocare senza complessi, di essere aggressivi, di attaccare insieme, di difendere insieme e quindi di essere uniti per tutta la partita.

Per te, come pensi di affrontare questo incontro del 4° giorno?

Penso che dobbiamo affrontarlo con lo stesso stato d’animo e con gli stessi ingredienti che ci sono riusciti in questo terzo giorno. Questa partita sarà sicuramente più difficile della prima perché i tunisini vorranno affermare la loro supremazia nel girone vista la loro posizione di favoriti, ma bisognerà saper raccogliere la sfida per sperare in un buon risultato.

Chi sono i tuoi giocatori che hanno brillato contro la Tunisia?

Penso che sia stata tutta la squadra a brillare, a lottare e a rispettare le indicazioni dell’allenatore. È il collettivo, lo spirito di solidarietà e lo spirito combattivo che hanno consentito un simile risultato.

Ma forse vorremmo mettere in risalto chi fa l’assist e chi segna il gol.

Vorrei congratularmi con tutti i giocatori e con tutto lo staff per la loro prestazione eccezionale.

Credi con questa vittoria di essere uno degli orchi del calcio africano?

Dobbiamo rimanere umili e continuare a lavorare per progredire ulteriormente e raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. C’è ancora molta strada da fare per raggiungere il livello delle grandi nazioni africane, soprattutto perché siamo nel mezzo di una transizione con l’arrivo di diversi giovani in squadra. Ma possiamo sognare, perché loro hanno talento e acquisiranno sempre più esperienza man mano che le partite andranno avanti.

Da adesso in poi sei a 05 punti dalla Tunisia. Un’occasione per sognare la qualificazione alla fase finale in Marocco?

Devi rimanere concentrato fino all’ultimo giorno. Non è stato ancora fatto nulla. Tutto si muove molto velocemente nel calcio. Oggi sei al primo o al secondo posto e domani potresti ritrovarti all’ultimo posto perché ci sono ancora 3 partite da giocare.

Presidente, se si guarda al livello del calcio africano oggi. Con tutti questi giocatori che fanno brillare i club in Europa, cosa dovremmo fare per aumentare il livello dei nostri campionati locali e mantenere i nostri giocatori nel continente?

Bisognerebbe mobilitare più risorse finanziarie e fornire maggiore formazione al personale tecnico e, in generale, a tutti i calciatori. In breve, dovremmo professionalizzare ulteriormente il calcio africano e mettere in atto una strategia a livello della nostra Confederazione e dei nostri governi, che consenta di dotare i vari paesi africani di infrastrutture che permettano ai nostri giovani talenti di prosperare pienamente.

Dovremmo incoraggiare il settore privato, e in particolare le grandi aziende che operano nel continente, a interessarsi e a sponsorizzare il calcio, la disciplina sportiva più praticata in Africa e fattore di unità e orgoglio per tutti i nostri popoli.

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