Quest’ultimo però, come l’affittuario, dovrà rispondere di aggressione e percosse nei confronti dei due cacciatori.
“I miei clienti sono tornati a prendere un cellulare dimenticato, poi noi gli siamo saltati addosso e li abbiamo scaraventati a terra”mi dice Jean-Pierre Dardenne, consiglio dei cacciatori, parti civili.
Invocata la legittima difesa
Dal lato della difesa non abbiamo la stessa visione. Il cognato del boss ammette di aver respinto i cacciatori al loro ritorno al caffè, cosa che avevano già annunciato dopo essere stati invitati ad allontanarsi la prima volta. Il suo avvocato, Me Pierre Neuville, la vede come una forma di legittima difesa perché, secondo lui, il suo cliente non aveva la volontà di combattere. Per quanto riguarda i colpi ricevuti dai cacciatori? “Altre persone presenti quella sera potrebbero averne approfittato ma non è responsabilità del mio cliente”mi ha detto Neuville.
Il titolare del bar precisa di non aver picchiato nessuno.
“Questa cosa del GSM non esistestima il signor Pierre Franchimont, il suo avvocato. Le stesse parti civili non riconoscono nessuno. Sicuramente c’è spazio per l’assoluzione perché c’è più di un dubbio”.
Per l’accusa, la sostituta Amandine Martin rileva inoltre che i cacciatori sono stati descritti come aggressivi dagli altri clienti presenti quella sera nel bar. Ma per lei il boss e suo cognato devono comunque essere dichiarati colpevoli di aggressione e percosse. Tuttavia, tenendo conto del caso e della sua anzianità, viene richiesta una pena di 3 mesi di reclusione.
Sentenza dell’8 novembre.
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