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I guardalinee di Wimbledon vengono licenziati

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I due esperti poco prima di entrare nel campo centrale del Ladies Open 2023.Immagine: Watson

Wimbledon abbandonerà i suoi guardalinee in favore di un sistema di verifica elettronica. Una sostituzione che due giudici di Losanna temevano l’estate scorsa e che ora mette a rischio l’intera professione.

10.10.2024, 15:0610.10.2024, 15:25

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Il torneo di Wimbledon 2025 si svolgerà dal 30 giugno al 13 luglio senza giudici di linea. Questi uomini e donne saranno sostituiti da un dispositivo elettronico per verificare se la palla ha colpito o meno la linea (ELC). Un cambiamento importante ma non sorprendente: da diversi anni i guardalinee sapevano di essere in libertà vigilata. Ne abbiamo incontrati due l’estate scorsa durante il Ladies Open di Losanna, ed erano già preoccupati per il futuro della professione. “È triste”, ha detto anche Julien (24 anni).

Marine (21 anni) era ancora più preoccupata, perché aveva fatto dell’arbitraggio la sua professione. Aveva completato quattro anni di formazione per avere il diritto di essere giudice di linea nelle principali competizioni. Era in campo durante la finale femminile del Roland-Garros tra Iga Swiatek e Karolina Muchova nel 2023. “È la mia professione, la mia vita”ha insistito per farci comprendere le sfide della prossima rivoluzione.

Marine durante la partita tra Golubic e Cornet a Losanna.Immagine: TRAPEZIO

La giovane donna si rese conto che lei e i suoi colleghi costavano di più (in salario, pasti, viaggio o alloggio) di qualsiasi sistema video. La lotta era impari ma sentiva che valeva la pena combattere:

“Sta a noi dimostrare che abbiamo il nostro posto in campo. Perché l’arbitraggio tecnologico non è la soluzione perfetta”

Marine, guardalinee.

Gli abbiamo chiesto cosa farebbe un essere umano meglio di una macchina fotografica con occhio di falco in grado di giudicare istantaneamente la validità di una traccia. “Non so se potremmo fare di meglio, ma potremmo comunque eguagliare il computer”, ha risposto. La percentuale di errori dei giudici di linea in un torneo è molto bassa (ndr: informazioni confermate a Watson da un funzionario della WTA) e la macchina può anche commettere un errore, a seconda di dove registra esattamente il segno della palla per giudicarne la validità. Sul campo in terra battuta l’uomo può osservare sia l’impatto della palla sia l’impronta lasciata da questa sul campo. Onestamente non vedo come potremmo fare a meno dei giudici di linea su questa superficie”.

La domanda stupida (falsa).

Quando sei un guardalinee, sei un giudice di tutte le linee?

Sì, in linea di principio ogni “esperto” passa dall’uno all’altro a seconda delle partite. Ci sono però delle linee più semplici da osservare e con le quali è meglio iniziare la propria carriera. Le più facili sono quelle che vanno longitudinalmente, in particolare la cosiddetta linea “interna”, che è dalla parte del giudice di sedia. Quest’ultimo avendo una perfetta visione della striscia bianca, può quindi correggere i principianti in caso di errore. La linea di fondo è un po’ più complessa, ma sono quelli nel piazzale di servizio, dove le palline si schiantano a più di 200 km/h, che richiedono la massima perizia.

La professionista ha anche scoperto che la sua presenza e quella dei suoi colleghi apportano “un fascino al tennis. Non direi che sarebbe noioso guardare una partita senza guardalinee, ma toglierebbe bellezza allo spettacolo. Ciò è ancora più vero a Wimbledon dove, come sintetizza l’agenzia ATS, “Gli arbitri e i guardalinee vestiti elegantemente fanno parte del torneo di Londra da tempo immemorabile tanto quanto le fragole, le divise color crema e tutte bianche che i giocatori devono indossare”.

Senza l’orchestra la musica non sarà più la stessa. Possiamo aspettarci, in molti futuri tornei, che gli altoparlanti trasmettano voci metalliche preregistrate per annunciare che una palla è falla (una modalità di funzionamento che è già apparsa nei tornei che hanno provato l’arbitraggio elettronico nel recente passato). “Sarebbe monotono e non ci sarebbero le sfumature che portiamo”ha rimarcato Julien, precisando che “più la palla è vicina alla linea, più forte dobbiamo gridare, in modo da fermare immediatamente il gioco senza far dubitare i giocatori della validità del punto”.

Marine e Julien ovviamente hanno dovuto convivere con la pressione, un inconveniente di cui i computer non hanno idea. “La fila lunga, quella laterale, la conosco a memoria. Nella finale del Roland, però, la posta in gioco era così alta che ho avuto l’impressione di entrare in campo per la prima volta, di scoprire la linea e il pubblico», riconobbe Marine.

La giovane donna è a sinistra dell’immagine.Immagine: EPA

Nonostante tutto, i guardalinee non hanno mai commesso errori sufficientemente gravi e/o ripetuti da danneggiare il loro sport, offuscare la loro reputazione o mettere in discussione la loro legittimità. “Siamo invisibili ai giocatoriha ricordato Julien. A volte, tra due punti, passano a pochi centimetri da noi senza mai rivolgerci il minimo sguardo. È come se non esistessimo”.

“Quindi non vedo perché dovremmo essere sostituiti”, ha concluso Marine, che stava studiando per diventare insegnante di sport per persone a mobilità ridotta un giorno, ma poi. “Mi piacerebbe essere felice su un campo da tennis ancora per qualche annocome lo sono oggi”. La sua paura più grande era quella di tutti i guardalinee: ritrovarsi in fuorigioco. Si sta avverando.

Questo articolo è stato adattato da una prima versione pubblicata sul nostro sito nel luglio 2023.

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