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niente Lombardia e fine della storia con Soudal-Quick Step per Alaphilippe

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Soudal-Quick Step ha pubblicato mercoledì l’elenco dei suoi sette corridori per la “Dead Leaves Classic”, Monumento che costituisce l’ultimo grande incontro della stagione, in Italia. Sarà guidata dal suo leader belga Remco Evenepoel, che proverà a sfidare Tadej Pogacar, vincitore delle ultime tre edizioni e autore di una nuova manifestazione ai mondiali di Zurigo.

L’assenza di Alaphilippe suggella così la fine dell’avventura con la sua unica squadra dal suo esordio tra i professionisti nel 2013. 32 anni, il francese si unirà alla modesta squadra svizzera Tudor per la prossima stagione, con la speranza di voltare pagina nell’ultima stagione. tre stagioni delicate.

Se ha vissuto la gloria con la Soudal-Quick Step, vincendo in particolare la Milano-San Remo nel 2019 e diventando poi due volte campione del mondo (2020 e 2021), Julian Alaphilippe ha vissuto stagioni 2022 e 2023 molto difficili, non mancando di ritrovare il suo miglior livello dopo una seria autunno durante l’edizione 2022 della Liegi-Bastogne-Liegi.

La sua scarsa prestazione è stata criticata più volte dal team manager, Patrice Lefevere, che ha sottolineato una discrepanza con il livello di remunerazione della sua stella francese.

Un ultimo autunno prima di partire per Tudor

In questa stagione, Alaphilippe ha vissuto una ripresa della forma, concretizzata da una vittoria di tappa al Giro. Ma ha collezionato anche secondi posti, e la sfortuna non lo ha abbandonato del tutto, come nella sua ultima caduta, ai Mondiali di Zurigo, dove era un outsider. La sua partecipazione al Giro di Lombardia era ormai improbabile.

Risale ad agosto l’annuncio della firma con la Tudor Pro Cycling. All’interno di questa squadra, che possiede licenza UCI ProTeam, secondo livello del ciclismo su strada, il francese condividerà i riflettori con un’altra recluta, lo svizzero Marc Hirschi.

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