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Un nuovo filmato mostra il momento in cui Remco Evenepoel si è arreso al Tour d’Emilie (video)

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Giro dell’Emilia: Tadej Pogacar firma la sua prima vittoria da campione del mondo (video)

E alla fine è sempre Tadej Pogacar a vincere!

Schermata?




Una coppia di belgi

Pubblicato il 05/10/2024 alle 16:41

Tadej Pogacar (UAE Emirates) ha trionfato, ancora una volta in solitaria, dopo i 215,3 chilometri della 107esima edizione del Giro dell’Emilia (1.Pro) sabato pomeriggio.

Mentre il gruppo di corridori presenti sembrava forte, lo sloveno, neo incoronato campione del mondo, è stato il più forte mentre il britannico Thomas Pidcock (Ineos Grenadiers) e l’italiano Davide Piganzoli (Polti Kometa) hanno completato il podio. Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) è stato costretto al ritiro a venti chilometri dal traguardo.

Nella lista dei vincitori, Pogacar, 26 anni, succede a Primoz Roglic, doppio vincitore (2021, 2023) e firma la 87esima vittoria della sua carriera, la 24esima già in una stagione prolifica dopo, tra gli altri, il Tour de France, il Tour d L’Italia, Liegi-Bastogne-Liegi e la sua incoronazione mondiale a Zurigo.

Dopo una partenza senza troppe difficoltà, il gruppo ha affrontato la salita più lunga della giornata dopo 70 chilometri. Lo spagnolo Ander Ganzabal (Laboral Kutxa – Fundación Ciclista Euskadi) è stato il più forte nella salita di Zocca (13,5 km al 4%) prima di iniziare la discesa verso la salita successiva (Casa Giorgio: 6 km al 6%), accompagnato da altri quattro corridori e con Dimitri Peyskens (Bingoal WB), a 40 secondi.

A 47 chilometri dal traguardo, la fuga è stata colta dal resto del gruppo e l’iniziativa per un nuovo attacco è arrivata da Remco Evenepoel, seguito da Pogacar. Quest’ultimo ha deciso di partire in solitaria mentre l’americano Matteo Jorgenson (Visma-Lease a Bike) ha tentato, invano, di seguirlo. Evenepoel, due volte campione olimpico, ha gettato la spugna a venti chilometri dal traguardo.

Se il tedesco Florian Lipowitz (Red Bull-BORA-hansgrohe) è rimasto a lungo dietro a Pogacar con 1’40 di ritardo, non è mai tornato a preoccupare veramente lo sloveno, che con il suo arrivo in solitaria ha prodotto un numero simile a quello di Zurigo.

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