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Nantes (2-0): attenzione a non essere gentile con i giocatori non trattenuti

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Pierre Sage, allenatore dell’OL (Foto di FRED TANNEAU / AFP)

Dopo Tessmann e Omari a Glasgow, Orban e Zaha sono stati esclusi dal girone dell’OL – Nantes. Una scelta assunta da Sage che non si nasconde.

Ogni fine settimana ha il suo fatturato. Non è una questione degli undici titolari, ma dei giocatori che rimarranno indietro per le partite dell’OL. HA TolosaErnesto Nuamahpenalizzato per il ritardo, e Gift Orban rimase a Lione. Contro i Rangers sono stati Tanner Tessmann e Warmed Omari. Tre giorni dopo, coloro che fallirono erano ancora diversi Orban e Wilfried Zahacostretto a guardare in tribuna OL – Nantes (2-0). Se questa rotazione può mettere in discussione la gestione del gruppo da parte di Pierre Saggiol’allenatore del Lione non si è nascosto spiegando la sua scelta.

Oltre alle prestazioni in campo nei giorni delle partite, le settimane di allenamento sono tutt’altro che superflue nel suo approccio e nelle sue decisioni. “Ho un messaggio molto chiaro con chi non gioca o gioca meno. Ho detto loro che per me è difficile valutarli come calciatore. Devo valutarli su altre cose quindi se queste cose non sono all’altezza livello professionale che dovrebbero essere, credo che abbiano ancora bisogno di un po’ di tempo per rientrare nel team, dato che non sono nel progetto che soddisfa l’impegno che cerco e che gli altri lo rispettino avranno un futuro migliore.”

Il messaggio del tecnico del Lione è chiaro e sembra un vero e proprio monito per tutto il suo gruppo. Perché se Orban et Zaha sono i colpevoli del fine settimana, questo credo funziona per l’intera squadra del Lione. Giovedì, Ernesto Nuamah aveva diritto alla sua piccola rimostranza a Glasgow, e Sage era convinto che fosse così “ha giocato per sé e non per la squadra”. Il messaggio è stato lanciato, forse un po’ troppo per il suo allenatore. ” HA per un momento può rotolare su e colpire e infine sceglie di spostare Lacazette per giocare collettivamente. Va bene, ma questa volta avrebbe dovuto scegliere il singolo (sorride)”. Almeno, Pierre Saggio Non potrà dire che il ghanese non lo abbia ascoltato ed è soprattutto questo atteggiamento che cerca il tecnico.

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