DayFR Italian

“C’è ancora del lavoro da fare” – News

-

Dopo l’estone Madis Mihkels, Romain Grégoire è stato il corridore più giovane presente domenica scorsa al via del Campionato del Mondo Elite. Ma l’ambizioso 21enne Bisontin non è venuto a Zurigo (Svizzera) per imparare. “Se Thomas (Voeckler) mi ha scelto è perché sentiva che ero pronto e che dovevo essere operativo”lo indica DirectVelo.

Il solito corridore Groupama-FDJ faceva parte dei francesi che hanno dovuto creare movimento per avere più carte in testa. Quindi non ha esitato a seguire più volte gli scatti a un centinaio di chilometri dall’arrivo. “È stato bello avere in attacco una carta come Pavel (Sivakov), ma ne volevamo altri. Ho cercato di supportare il più possibile. Non mi sono sentito male”. Ma a differenza del suo connazionale, non è mai riuscito a scappare dal gruppo. “Alla fine, si trattava più di anticipazione nelle parti di transizione. Non ho ancora il senso delle corse per vivere davvero questi momenti”.

“PIÙ SOTTOMESSO CHE ATTORE”

Al traguardo, Romain Grégoire, classificatosi nella Top 40 (vedi classifica), non era molto contento della sua giornata. “Non ho influito sulla gara come avrei voluto. (Tadej) Pogacar ha chiaramente deciso la gara. Non siamo riusciti a realizzare il percorso di movimento desiderato, anche se Pavel lo aveva previsto bene. Personalmente ho sofferto più che fare l’attore. C’è ancora del lavoro da fare per poter influenzare il futuro”osserva l’ex vice-campione del mondo junior.

Come lo scorso anno, la fine della stagione si svolgerà in Italia. Lo aspetta un fitto programma con il Giro dell’Emilia, la Coppa Agostoni, le Trois Vallées Varésines, il Giro di Lombardia e forse il Giro del Veneto per concludere il suo secondo anno con il WorldTeam francese. “C’è ancora molto da fare a fine stagione. Il Giro di Lombardia lo scorso anno è stato davvero montagnoso. Era complicato. Spero di aver superato un piccolo traguardo e di poter essere più attore quest’anno”.

Related News :