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La fine del motore Renault in Formula 1 mette fine a quasi mezzo secolo di storia e preoccupa l’intero gruppo ingegneristico.

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Il pilota francese Esteban Ocon alla guida dell’Alpine F1, al Gran Premio di Formula 1 di Singapore, sul circuito cittadino di Marina Bay, il 21 settembre 2024. VINCENZO THIAN/AP

La loro delusione è proporzionale alla loro mobilitazione. Gli ingegneri e i tecnici della sede Renault di Viry-Châtillon (Essonne) hanno provato di tutto per salvare il cuore della loro attività e del loro impegno: lo sviluppo dei motori di Formula 1 per il team Alpine. Hanno manifestato durante il Gran Premio d’Italia, a Monza, l’1È Settembre, allertati i media, ottiene un incontro con il boss del gruppo, Luca de Meo. Ma lunedì 30 settembre la scure è caduta: dal 2026 non si faranno più motori di F1.

Il team Alpine F1 ha sicuramente avuto una serie di pessime prestazioni, classificandosi nono su dieci in campionato. Ma i dipendenti di Viry-Châtillon sperano di trarre vantaggio da una regolamentazione della Federazione Internazionale dell’Automobile che limita il budget annuale di tutti i centri di sviluppo dei motori a 120 milioni di euro. Un nuovo motore Alpine, “promettente”era in fase di test, spiega un portavoce dei dipendenti. Ricorda che, dal 1977, il team Renault-Alpine “ha vinto dodici titoli mondiali e il centro di Viry-Châtillon passerà alla storia come quello che ha sviluppato in particolare il turbocompressore automobilistico”. Quest’ultimo ha permesso di ridurre le emissioni di CO2 migliorando l’efficienza del motore, ricorda il Comitato economico e sociale (CSE), che cita anche l’ibridazione, punto di forza dei motori termici Renault, nei progressi portati dal lavoro sulla F1.

Lunedì il CSE ha quindi votato contro il progetto di trasformazione del sito in “centro di eccellenza nell’ingegneria e nell’alta tecnologia, dalla fine del 2024”come proposto dal management Alpine, che promette occupazione per tutti e il mantenimento dell’attività di monitoraggio tecnologico sulla F1. Ma essendo questo voto solo consultivo, la trasformazione avverrà.

Sette nuovi modelli elettrici

L’obiettivo è risparmiare: l’acquisto di un motore costa 17 milioni di euro mentre lo sviluppo annuale rappresenta un investimento di 120 milioni di euro. E all’inizio di luglio, il capo della Mercedes F1 Toto Wolff lo ha detto ” aprire “ per fornire motori di Formula 1 ad Alpine dal 2026. Equipaggia già i team Williams, McLaren e Aston Martin.

“È un viaggio di sola andata, ha allertato invano i rappresentanti dei lavoratori. La maggior parte del personale non avrà altra scelta che lasciare la Francia per continuare la propria storia di Formula 1 all’estero”. Si perdono anche i benefici di cui hanno beneficiato quasi 300 partner tecnici della Alpine F1, tra cui Airbus, Safran e i laboratori di ricerca.

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