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Dove sono gli attentatori algerini?

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A fine settembre, quando le stagioni sono già ben avviate e l’autunno è ufficialmente iniziato, DZfoot vi invita a fare il punto sulla situazione dei nostri Verdi.

Dopo essere riuscita nella precedente sosta per le Nazionali con due vittorie in due partite, la Nazionale di Vladimir Petkovic si è concessa un po’ di margine di manovra e affronterà con più serenità il doppio confronto contro il Togo.

Se, nel complesso, l’Algeria sta andando meglio, la precedente uscita dei Verdi non è stata un’esperienza tranquilla, con un gran numero di infortuni e indisponibilità che hanno suscitato molte preoccupazioni. Diamo un’occhiata ai giocatori posizione per posizione.

Certezze e delusioni

Due dei nomi che figurano nella lista dei marcatori algerini giocano in Europa. Questo è poco, molto poco viste le ambizioni dell’EN, ma è anche particolarmente indicativo dell’assenza di un pool di talenti di altissimo livello che non consente all’allenatore, chiunque egli sia, di avere l’imbarazzo della scelta. .

Noteremo quindi l’inevitabile Mohamed Amourache ha esordito in Bundesliga con 1 gol e 3 assist dopo aver saltato l’inizio di stagione e l’ultima pausa per infortunio. Se il suo talento non è mai stato messo in discussione, la sua fragilità fisica a volte gli ha giocato brutti scherzi.

Lato Amine Gouiriè piuttosto l’irregolarità del giocatore che gli impedisce ancora di bussare alle porte dei club più grandi. Marcatore e passatore nella prima giornata del campionato francese, da allora non è stato decisivo e non è riuscito ad aiutare un Rennes che sta ancora ritrovando la velocità di crociera.

Finito per l’Europa, poi in Qatar con Baghdad Bounedjah che non ha problemi statistici in QSL. Con 6 gol e 1 assist in campionato, a cui vanno aggiunte le due realizzazioni in Coppa Amir, l’oranese dimostra di avere ancora le carte in regola per essere fondamentale nella sua selezione.

Questa certezza, incarnata dai tre nomi sopra menzionati, controbilancia tutte le altre opzioni, ciascuna delle quali presenta difetti e vantaggi. Inizieremo con
Islam Slimanicapocannoniere della storia dei Verdi e che ha scelto di tornare al CRB quest’estate. A 36 anni, però, ci vorrà del tempo perché sia ​​pronto, proprio come la sua nuova compagna Aymen Mahious e un certo
Andy Delortrimasto per 6 mesi senza gare ma che ha lasciato il segno fin dai primi passi con l’MC Alger.

Se non dobbiamo dimenticare Monsef Bakrarancora molto giovane (23 anni) ma è diventato sostituto a New York perché inefficace anche sotto porta BenyettouÈ
Benayad In Aribi sembrano non avere né le spalle né il profilo per incarnare il futuro della Nazionale. L’arrivo di doppie nazionali, o di nuovi giovanissimi, potrebbe quindi essere una soluzione.

DZfoot

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