Il belga Tim Merlier è campione europeo su strada in casa
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Il belga Tim Merlier è campione europeo su strada in casa

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Al termine di una corsa che difficilmente sarebbe sfuggita a un velocista, il belga Tim Merlier si è laureato campione europeo su strada in patria, davanti all'olandese Olav Kooij e all'estone Madis Mihkels, domenica ad Hasselt.

Nel Limburgo belga, su un percorso con qualche tratto in pavé ma senza grandi difficoltà (1200 metri di dislivello positivo distribuiti su 222 chilometri), il corridore, vincitore per la 14a volta in questa stagione, ha succeduto al francese Christophe Laporte, 9° domenica.

Al termine di una corsa in cui gli attaccanti hanno provato in tutti i modi a intrappolare gli sprinter, senza però riuscirci, il veloce finisher 31enne ha concluso alla perfezione l'opera della squadra belga, mentre il suo connazionale Jasper Philipsen, altro favorito della gara, si è piazzato al 4° posto.

Il norvegese Alexander Kristoff ha completato la top five, mentre l'italiano Jonathan Milan, bloccato negli ultimi metri, ha fallito il suo legittimo obiettivo di indossare la maglia della stella, dopo un'estate di successi.

Dopo essere caduto pesantemente due volte nelle ultime due settimane (al Tour del Benelux e poi alla classica di Amburgo domenica scorsa), Merlier si è presentato con qualche dubbio sulle sue condizioni all'inizio di questo campionato europeo. Ma è stato rapidamente rassicurato.

– Van der Poel, Laporte e Pedersen in attacco –

“Nonostante una foratura in un momento pessimo (poco dopo la metà del percorso, quando il gruppo stava correndo ad alta velocità, ndr), mi sono sentito molto bene per tutto il giorno. Con il passare dei chilometri, ho creduto sempre di più nelle mie possibilità di vittoria”, ha spiegato.

I belgi non si sono mai fatti prendere dal panico, nonostante i numerosi tentativi dell'olandese Mathieu van der Poel di rendere la gara più serrata.

Il campione del mondo ha attaccato tre volte, accompagnato nei suoi tentativi dal danese Mads Pedersen e Christophe Laporte. Ma questi tre uomini, gli attaccanti più attivi della giornata, non sono mai riusciti ad aprire un varco che avrebbe creato dubbi tra le squadre che avevano scelto di scommettere su un pacchetto massiccio.

Insieme ai belgi, furono gli italiani a dettare il ritmo, a realizzare un riordino generale a 25 chilometri dal traguardo, gestendo la corsa con impressionante autorità fino alla fiamma rossa, favorendo il successo di Jonathan Milan.

Quest'ultimo, in gran forma quest'estate, vittorioso cinque volte ad agosto, si è lasciato incastrare negli ultimi chilometri, non riuscendo nemmeno a concludere tra i primi 10 (13°).

Merlier, ex due volte campione belga, potrebbe assaporare “uno dei successi più incredibili della (sua) carriera”, dopo i successi di tappa al Giro d’Italia e al Giro di Francia.

bnl/obo

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