Secondo un rapporto commissionato dal governo britannico, i giocattoli sessuali controllati a distanza tramite un’app online o un altro dispositivo comportano un alto rischio di danni fisici o psicologici da parte degli hacker.
«[Les jouets sexuels présentent] molteplici vulnerabilità e superfici di attacco [avec une] “chiara capacità di infliggere danni fisici e psicologici a consumatori incoscienti”, hanno concluso i ricercatori di uno studio commissionato lo scorso anno dal Dipartimento di Scienza, Innovazione e Tecnologia del governo britannico e riportato sabato da “Forbes”.
Lo studio, che ha riguardato tutti i dispositivi intelligenti collegati a Internet, compresi giocattoli per bambini, lampadine intelligenti e persino orologi per il fitness, secondo i media americani avrebbe rivelato un pericolo particolare proprio sul versante dei giocattoli sessuali intelligenti.
Infatti, questi dispositivi, e in particolare quelli dotati di connettività Bluetooth “spesso non crittografata”, sarebbero particolarmente “vulnerabili ad attacchi e/o intercettazioni da parte di terzi malintenzionati”, hanno sottolineato i ricercatori.
Non solo gli utenti potrebbero trovarsi di fronte allo sfruttamento di dati personali particolarmente sensibili, ma potrebbero anche subire maggiori conseguenze fisiche, ha osservato Forbes.
Quattro anni fa i media americani riferirono ad esempio di un caso di pirateria informatica di cinture di castità intelligenti dell’azienda cinese Qiui, che si bloccano tramite un’applicazione. Gli hacker hanno poi compromesso il sistema per prenderne il controllo e chiedere un riscatto in cambio dell’accesso degli utenti ai propri genitali.
Questi dispositivi possono anche causare lesioni da “surriscaldamento”, hanno osservato i ricercatori, secondo Forbes.
Pertanto, è meglio valutare i rischi degli attacchi hacker prima di connettere un dispositivo intelligente a un’app, consiglia Forbes, e assicurarsi di mantenere il software coinvolto aggiornato e sicuro.