Antonio Conte è, da questo punto di vista, l’anti Luis Enrique. L’allenatore del Napoli, a differenza del suo omologo parigino, in conferenze stampa dagli effetti quasi soporifici, ha una vera e propria libertà di parola in pubblico. Questo sabato, all’inizio del pomeriggio, non c’è voluto molto prima che l’ex centrocampista (55 anni) tenesse un discorso chiaro su una questione eminentemente simbolica: quella del suo attaccante di punta Khvitcha Kvaratskhelia (23 anni, sotto contratto fino al 2027).
“Stiamo parlando di un giocatore importante, l’estate scorsa ne ho parlato con il presidente e volevo avere certezze tecniche chiedendo la conferma di alcuni giocatori importanti. Nonostante lui e altri chiedessero di essere trasferiti, io lavorai e riuscii a trattenere quelli che volevo.“Sì, ha spiegato in primo luogo il tecnico italiano, prima di svelare chiaramente i desideri attuali del giocatore. Ha chiesto al club di trasferirlo. Ho parlato con il giocatore che ha confermato questa decisione. Sono deluso (…) Non voglio che domani, se resta, pensi che l’ho incatenato qui. L’ho fatto l’estate scorsa, pensando di poterlo convincere della bontà del progetto, ma non ci sono riuscito. Perdiamo un giocatore importante”.
