Didier Lamkel Zé confida: “Ero a Dubai per firmare il contratto in un club di D2 quando Felice Mazzù mi chiamò”

Didier Lamkel Zé confida: “Ero a Dubai per firmare il contratto in un club di D2 quando Felice Mazzù mi chiamò”
Didier Lamkel Zé confida: “Ero a Dubai per firmare il contratto in un club di D2 quando Felice Mazzù mi chiamò”
-

Come sei finito a Sint-Truiden?

“Quando è scaduto il mio contratto in Turchia ho trovato un nuovo club, al D2 di Dubai ero già lì per firmare ma ho ricevuto una telefonata da Andrea Pinto (NdR: il direttore tecnico della STVV) e Felice Mazzù. Mi ha cambiato idea.

Cosa ti ha detto Mazzù?

“Che gli mancava un ragazzo come me nel suo attacco e che poteva sfruttare la mia esperienza. Ecco perché volevo venire.”

I tifosi del Sint-Truiden temono già che il tuo arrivo possa mettere a rischio l’atmosfera del club.

“Se rispettiamo chi sono, non c’è rischio. Quando il rispetto è reciproco, non c’è mai un problema. Sono quello che sono e questo non cambierà. Su di me sono state scritte molte cose. Vero ma anche bugie Tutto quello che è successo nello spogliatoio dell’Anversa è uscito sui giornali. C’era un esercito di giornalisti pronti a scrivere cose negative su di me, qualcosa rimarrà interno.”

gabbiano

La borsa di Anversa? Era l’unico che avevo. Le persone cercano sempre qualcosa di negativo in me.

Sei ancora arrivato a Sint-Truiden con una borsa di Anversa.

“Ecco perché non leggo più i giornali. È una borsa della mia ragazza, l’unica che avevo qui in Belgio. Le altre mie valigie sono ancora in Turchia. Inoltre non ero ancora ufficialmente un giocatore del Sint-Truiden quella volta il contratto non è stato firmato. Con me cercano sempre qualcosa di negativo. In Turchia e Francia non facciamo tante storie.

Perché allora tornare in Belgio?

“Perché sentivo che avevo ancora qualcosa da dimostrare. Voglio dimostrare le mie qualità. Credo nel calcio che Felice Mazzù vuole giocare”.

Nonostante lo schiaffo ricevuto in Coppa contro il Genk martedì (0-4) ?

“Ero in tribuna e ho visto un gruppo giovane che giocava un buon calcio. Il problema era il realismo. Nella prima mezz’ora il Sint-Truiden avrebbe potuto uccidere la partita, ma il Genk è stato più efficace”.

Sei pronto per giocare?

“Sì, ho giocato altri 90 minuti a Türkiye il 14 dicembre. Da allora ho continuato a parlare, ma spetterà all’allenatore decidere se sono pronto”.

gabbiano

Sono tornato in Belgio perché qui ho ancora qualcosa da dimostrare.

Con il numero 10.

“Sì, ma non vederlo come un desiderio di propormi. Il mio numero preferito, il 7, è stato preso da Brahimi e ne ho scelto un altro”.

Da quando hai lasciato Anversa nell’estate del 2022, hai giocato per… sette club (Kortrijk, Wydad Casablanca, Hatayspor, Metz, Sakaryaspor, Karagümrük e ora Sint-Truiden). Come lo spieghi?

Non dimentichiamo che prima avevo giocato cinque anni consecutivi all’Anversa, poi è vero che conoscevo tanti club perché ogni volta volevo rilanciare la mia carriera ad un livello più alto , Sint-Truiden è la scelta migliore che potessi fare.”

Riuscirai a evitare la retrocessione con il Sint-Truiden nei prossimi quattro mesi?

“Sì. Il Sint-Truiden è un club di prima divisione. La situazione non è ideale in questo momento (Nota del redattore: Sint-Truiden è 14°, quattro punti dietro al primo salvato di sicuro). Ogni volta che ho giocato contro questo club in passato è stata una partita difficile. Con l’Anversa abbiamo perso anche a Bosuil (2-3). Lo ricordo bene. Era una squadra fantastica quella con Bezus e Kamada. Non sta andando bene in questa stagione, ma ho fiducia nel mantenerlo”.

-

PREV Una scelta di troppo per Niklas Hartweg, tripletta francese
NEXT “I migliori giocatori non sono disponibili in inverno”… Luis Enrique vuole migliorare la squadra nella finestra di mercato