All’Olympique Lyonnais, temporaneamente retrocesso, John Textor fatica a salvare il suo club

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Alexandre Lacazette e i suoi compagni dell’Olympique Lyonnais, a Décines-Charpieu (Rodano), 4 gennaio 2024. OLIVIER CHASSIGNOLE / AFP

Per conoscere con certezza il futuro dell’Olympique Lyonnais bisognerà attendere ancora qualche mese. La squadra di calcio del Rodano saprà solo il 31 maggio se avrà convinto la Direzione nazionale del controllo di gestione (DNCG) a revocare la retrocessione in Ligue 2, pronunciata provvisoriamente a metà novembre 2024, a causa dei conti in rosso.

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Sentito in appello, venerdì 10 gennaio, davanti alla commissione legale della Federcalcio francese (FFF), l’OL, di proprietà dell’americano John Textor attraverso la Eagle Football Holding, non è ancora in gioco per la sua sopravvivenza, ma cerca di dimostrare la sua buona volontà , dopo il colpo di avvertimento della sanzione.

Quinto in Ligue 1, a due punti dal podio, e in corsa per la qualificazione diretta agli ottavi di finale di Europa League, il Lione spera di trovare un po’ di spazio di manovra quest’inverno. Se i suoi dirigenti fornissero nuovi elementi convincenti, altre due sanzioni imposte in prima istanza dalla guardia di finanza del calcio francese potrebbero essere ridotte: il divieto totale di reclutamento e il controllo delle buste paga del club.

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