Questo è lo scenario che fa sognare gli appassionati di hockey a Montreal: vedere Mikko Rantanen e Patrik Laine uniti sotto la maglia bianco-blu-rossa.
Due delle più grandi stelle dell'hockey finlandese, insieme, pronte a spingere il canadese ai vertici della National League.
E anche se a prima vista può sembrare utopico, questo sogno potrebbe essere più realistico di quanto pensiamo. Ma per realizzarlo, Kent Hughes dovrà essere pronto a investire grandi, molto grandi.
Stiamo parlando di un contratto monumentale che potrebbe superare la soglia dei 100 milioni di dollari.
Mikko Rantanen, attualmente sotto contratto con i Colorado Avalanche, diventerà unrestricted free agent il 1 luglio.
A 28 anni, il prolifico attaccante sta raggiungendo l'apice della sua carriera, pubblicando statistiche che farebbero venire l'acquolina in bocca a qualsiasi squadra.
Con 50 punti in sole 35 partite in questa stagione, Rantanen si sta dimostrando uno dei giocatori più costanti e dominanti del campionato.
E le sue stagioni precedenti parlano chiaro: due stagioni consecutive da più di 100 punti, una presenza costante tra i migliori realizzatori della NHL e una capacità unica di unire potenza, finezza e intelligenza di gioco.
Il problema per il Colorado? Il tetto salariale.
Gli Avalanche hanno già contratti colossali da gestire, come quello di Nathan MacKinnon (12,6 milioni a stagione) e Cale Makar (9 milioni a stagione).
E mentre è previsto un aumento del tetto, sembra improbabile che il Colorado sarà in grado di soddisfare le richieste finanziarie di Rantanen.
Secondo David Pagnotta, l'attaccante punta a un contratto da circa 14 milioni di dollari a stagione. Tale cifra lo renderebbe il giocatore più pagato degli Avalanche, una prospettiva difficile da contemplare in una squadra in cui MacKinnon è considerato una pietra miliare.
È qui che entra in gioco Montreal. Con una flessibilità finanziaria che potrebbe raggiungere i 23 milioni di dollari entro l'estate del 2025, il canadese ha i mezzi per offrire a Rantanen ciò che chiede.
Un contratto di 7 anni, a 14 milioni a stagione, per un totale di 98 milioni di dollari, tutti vicini alla soglia simbolica dei 100 milioni.
Ma i soldi non saranno l’unico argomento per convincere Rantanen a venire a Montreal.
Un altro fattore chiave? Patrick Laine.
Il connazionale di Rantanen, ormai parte integrante del nucleo dei Canadien, potrebbe giocare un ruolo cruciale in questa trattativa.
I due giocatori condividono una lunga amicizia e complicità che risale ai loro anni giovanili in Finlandia.
La possibilità di giocare insieme in una città dove l'hockey è una religione potrebbe essere un argomento forte per attirare Rantanen.
Immagina: una linea composta da Mikko Rantanen e Patrik Laine. Con Cole Caufield, Nick Suzuki e Lane Hutson emergenti come pilastri della nuova generazione, Montreal si posizionerebbe come una vera minaccia a est.
L'impatto di Rantanen andrebbe ben oltre le sue statistiche personali. Avrebbe trasformato l'identità della squadra, fornendo potenza offensiva e profondità senza pari da decenni.
Tuttavia, un simile investimento comporta anche dei rischi. Pagare 100 milioni per un solo giocatore significa che il canadese dovrà essere strategico anche nelle altre mosse.
Ma se Kent Hughes e Jeff Gorton prendono sul serio la loro missione di riportare la Stanley Cup a Montreal, dovranno essere disposti a prendere questo tipo di scommessa audace.
Rantanen è un giocatore generazionale e le opportunità di acquisire questo tipo di talento sul mercato dei free agent sono rare.
Il tempismo sembra perfetto. Montreal sta liberando ingenti salari e l'organizzazione ha dimostrato di essere disposta a investire per costruire una squadra competitiva a lungo termine.
L'arrivo di Rantanen, inoltre, non sarebbe solo un colpo da maestro sul ghiaccio, ma anche un messaggio chiaro lanciato a tutta la lega: il canadese è tornato ed è pronto a competere con le migliori squadre.
Per Rantanen, unirsi a Montreal sarebbe anche un'opportunità per uscire dall'ombra di MacKinnon e Makar.
A Denver, nonostante il suo immenso contributo, viene spesso visto come la terza stella della squadra.
A Montreal diventerebbe subito il volto della franchigia, un'icona in una città dove l'hockey è più di uno sport.
Con il suo amico Patrik Laine al suo fianco, potrebbe scrivere un capitolo unico nella sua carriera consolidando il futuro del canadese.
Allora, Kent Hughes, Jeff Gorton, la palla è nel vostro campo. Il sogno di vedere Mikko Rantanen e Patrik Laine riuniti a Montreal è a portata di mano.
Ma per riuscirci dovremo tirare fuori il libretto degli assegni e vendere una visione ambiziosa del futuro.
Rantanen può essere il giocatore che trasformerà questa ricostruzione in un vero rinascimento.
Sta a te.
Amen