Quest'anno l'NBA ha (finalmente) deciso di mettere in risalto una delle azioni che l'hanno resa famosa a livello internazionale: la schiacciata. Con statistiche che rilevano stile, altezza, tempo di sospensione e tutta una serie di altri dati “oggettivi”, ora possiamo classificare le migliori schiacciate notte dopo notte con il “Punteggio schiacciata”.
Cos'è il “punteggio schiacciata”?
Il “Dunk Score” tiene conto di più di 25 misurazioni, tra cui il rimbalzo verticale, la distanza dell'ultima pressione, l'altezza raggiunta dalla palla, la velocità della palla e la vicinanza del difensore, per produrre un totale numerico che compila tutti questi dati utilizzando una formula mantenuta segreta.
Durante ogni partita, le “telecamere aumentate” posizionate intorno al campo producono punti di riferimento su 29 punti diversi dei dieci giocatori in campo, 60 volte al secondo!
Con questo afflusso di dati che permettono di localizzare le diverse parti del corpo dei giocatori (spalle, mani, piedi, ecc.), oltre alla posizione costante della palla, otteniamo una matrice che permette di analizzare ogni azione con un bisturi. Dietro questo, gli statistici della NBA hanno il loro modello matematico che tiene conto di diversi fattori.
Il salto: sia all'impulso, con la distanza dal canestro, che al suo culmine, con l'altezza massima raggiunta dal giocatore e dalla palla, il “Dunk Score” tiene conto di diversi dati
Energia: più potente è, meglio è per il punteggio schiacciata! Fondamentalmente, è la velocità della palla quando attraversa il cerchio e la velocità del braccio del giocatore quando esegue la mossa fatale.
Lo stile: Si tratta di premiare l'originalità e la creatività, con “figure” come i tradizionali alley-oops, 360° o mulini a vento. C'è più soggettività lì, anche se i criteri sono precisi e si ripetono in modo identico a seconda della qualità della schiacciata
Il difensore: Per realizzare un poster ce ne vogliono due! Questo criterio tiene conto della presenza o meno di un difensore nell'azione. E quanto è alto quest'ultimo per contestare la schiacciata.
Schiacciatore più alto: Shaedon Sharpe
Il saltatore dei Blazers è il campione indiscusso della categoria, lui che detiene i tre migliori punteggi, con il suo famoso alley-oop contro i Jazz misurato a 114,5 cm di rilassamento, poi un altro contro i Lakers, a 110,7 cm e infine, un terzo – un tap dunk – non meno impressionante con 102,9 cm contro Minnesota.
Dietro troviamo marsupilami già conosciuti nel circuito come Jalen Green che compare due volte nella Top 10 (102,1 cm e 98,6 cm), poi Ja Morant (100,6 cm) e Zion Williamson, purtroppo troppo spesso sulla fascia (100,3 cm) ma anche Anthony Edwards, ancora troppo discreto in questo registro in questa stagione (98,3 cm).
Due giovani si intrufolano anche nelle dieci uscite più importanti misurate in questa stagione, con il promettente debuttante degli Spurs Stephon Castle (100,8 cm) e Ziaire Williams dei Nets (99,3 cm).
Il schiacciatore più potente: Obi Toppin
Se Jalen Green lo batte con quattro presenze nella Top 10, è l'ala forte dei Pacers – già campione di schiacciate all'All-Star Weekend 2022 – a collezionare ancora tre dei migliori punteggi nella “categoria” power”. C'è da dire che con il suo finale “tomahawk” in alta quota nell'alley-oop di Toronto ha fatto di tutto, messo perfettamente in orbita da TJ McConnell!
Nonostante il suo peso piuma, Jalen Green si conferma uno dei schiacciatori più spettacolari del campionato con i suoi attacchi da canestro feroci, più in velocità che in pura potenza. Gli altri vincitori della categoria, piuttosto riservata ai “big”, sono Myles Turner, Victor Wembanyama e LeBron James.
Il schiacciatore in ascesa: Brandon Miller
A noi interessa qui “l'hang time”, il tempo sospeso nell'aria, prima di piegare il ferro. E, in questo giochino, è l'ala degli Hornets, Brandon Miller, a distinguersi, con due presenze nella Top 5!
A dire il vero, le schiacciate di questa categoria non sono chiaramente le più impressionanti, con finali alley-oop non così taglienti o pulite, come quelle di Keldon Johnson (anche se primo classificato) e quindi di Miller, anche lui servito nell'alley. .-oop (da lontano di LaMelo Ball), che riesce a malapena a mettere la palla in canestro.
Vogliamo anche come prova questo alley-oop del perno neozelandese dei Rockets, Steven Adams, davvero non noto per la sua abilità aerea…
Il schiacciatore più stiloso: Kai Jones
In questa categoria, abbiamo un tripartito sorprendente, a causa della soggettività insita in questa classificazione, tra tre giocatori con stili molto diversi. In effetti, Kai Jones, il ritornato dei Clippers, John Collins, il schiacciatore seriale dei Jazz e il pivot croato più pesante dei Clippers, Ivica Zubac, condividono un punteggio perfetto di 100 con piazzamenti che, bisogna ammetterlo, sono i più puliti!
Oltre a Zubac, in questo gruppo incontriamo anche un insolito sospetto, il pivot (ma anche schiacciatore), Jay Huff. Anche il “finlandese”, Lauri Markkanen. Ci sorprende meno invece vedere due Junior conosciuti per le loro qualità atletiche: Derrick Jones Jr. (ex vincitore dello Slam Dunk Contest nel 2020) e Kelly Oubre Jr.
Schiacciatore più lontano: Cason Wallace
La pista di decollo è più o meno lunga per avvicinarsi alle stelle e, in questa stagione, è per il momento il terzino dei Thunder, Cason Wallace, a prendere la chiamata più lontano dal cerchio, a quasi 3 metri di distanza (292 cm)!
Dietro, rispettivamente a 2,5 cm l'uno dall'altro, troviamo Cam Johnson (289,6 cm) dei Nets, il rookie dei Bulls Matas Buzelis (287 cm) e il neo MVP della Coppa NBA, Giannis Antetokounmpo (284,5 cm ).
Le cinque migliori schiacciate della stagione (secondo Dunk Score)
5. Brandon Miller (108,9)
Ben piazzato in molte categorie, tra cui “hang time” e perfino stile, Brandon Miller ha segnato un grande punteggio contro i Rockets alla fine di ottobre. Ben servito da LaMelo Ball, nel frattempo l'esterno degli Hornets è riuscito a spiegare le ali e piazzare un brutto blocco di cemento sul naso di Jabari Smith Jr, arrivando un po' troppo tardi per il contropiede…
4. Keyonte George (109,2)
Molto recente, questa schiacciata delle retrovie dei Jazz è entrata nella Top 5 della stagione grazie alla sua combinazione potenza/poster, Keyonte George montato sull'imponente Jalen Duren. Potrebbe benissimo sorriderne nel processo…
3. Jaylen Brown (109,6)
Cresciuto come un cuculo dalle ultime Finali NBA, e da un'estate in cui avrebbe voluto far parte dell'avventura olimpica parigina, Jaylen Brown ha potuto esprimere un po' della sua rabbia su questo poster contro Chicago. A farne le spese è stata la povera Jalen Smith in questo duello ad altissima quota.
2. Jalen Verde (111,3)
Tra i schiacciatori più potenti e quelli che saltano più in alto, Jalen Green ha fatto parlare di sé contro i Pistons. Su un'intercettazione del compagno di squadra, Amen Thompson, terzino dei Rockets, dà l'acceleratore per punire Cade Cunningham con un sonoro petardo!
1. John Collins (113,4)
Un feroce schiacciatore fin dal suo arrivo nella League da Atlanta, John Collins non ha perso nulla della sua esplosività dopo il suo trasferimento nello Utah. Nella partita a due con Patty Mills, recupera il cuoio con un piede nella racchetta… e Coby White può solo accorgersi del danno, tardi e troppo piccolo per contestarlo.