Dopo aver lasciato l'OM nel febbraio 2021, André Villas-Boas ha parlato di uno dei motivi di questa partenza.
Allenatore dell'OM dal 2019 al 2021, André Villas-Boas è ora presidente dell'FC Porto, carica che ricopre dallo scorso aprile. Alla sua prima stagione al Marsiglia, il tecnico portoghese è partito molto bene, con un 2° posto e 56 punti conquistati dopo 28 giornate, prima che i campionati venissero interrotti a causa del COVID.
Poi per lui è stato più complicato, soprattutto con il cammino in Champions League, chiudendo all'ultimo posto nella fase a gironi (3 punti). Villas-Boas si è poi dimesso nel febbraio 2021, lasciando il posto a Nasser Larguet, poi a Jorge Sampaoli (l'OM è arrivato 5°). Una decisione motivata da diverse ragioni, tra cui l'arrivo di un certo Olivier Ntcham nel mercato invernale, cosa che Villas-Boas non ha voluto, come ha spiegato per L'Équipe.
“Avevo già detto no per questo giocatore”
“Ntcham, è stato un vero colpo di stato che ha rotto tutto (il centrocampista era stato ingaggiato senza il suo consenso). Non è stato spargimento di sangue! Era una questione di valori. Tutti sanno che quando arrivò Pablo (Longoria) decisi di restare. Perché amavo il club, ovviamente. Avevo legato il mio futuro a “Zubi” (Andoni Zubizarreta). Zubi se n'è andato a maggio 2020 e ho avuto una discussione molto intensa con Franck (McCourt). Una delle cose che avevamo reso sacro tra noi era che la decisione di prendere un giocatore doveva essere convalidata da tutte le parti.
Non ero informato dell'arrivo e avevo già detto no per questo giocatore (Olivier Ntcham). Per questo ho presentato le mie dimissioni, che poi sono diventate una sospensione, poi un accordo tra i due partiti. (…) La formazione in Francia è dura. Ma è interessante perché da una partita all'altra è tutto diverso, le squadre offrono cose che non sono le stesse. Per questo ero disgustato dal fatto che abbiamo lasciato un’immagine del genere all’OM in Champions League”, ha confidato.
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