Crollo online: Lane Hutson vittima delle prese in giro dei tifosi

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Lane Hutson è sotto i riflettori, ma non per le ragioni che speri.

Dopo l’umiliante debacle per 9-2 contro i Pittsburgh Penguins, il giovane difensore canadese è diventato il bersaglio delle più dure critiche sui social network.

E tra questi attacchi, alcuni sono addirittura dolosi gratuiti, soprattutto da parte dei tifosi avversari.

I fan dei Maple Leafs, in particolare, sembrano nutrire rancore nei suoi confronti e si compiacciono per ogni errore che commette.

Tra i commenti più crudeli si leggono gemme di sarcasmo come:

«Zero gol, zero assist, meno due. Che prestazione fantastica aiutare il Montreal a perdere 9-2 sul ghiaccio di casa. Un’altra Asterclass di Hutson. »

« Lane Hutson è a meno 14 in questa stagione. Il tizio è assolutamente spazzatura dalla sua parte. I fan di Habs pensano che sia Makar 2.0. In realtà è Troy Stecher 2.0. »

« Ogni punto culminante di Lane Hutson è proprio lui che pattina in giro come un pollo senza testa, cercando di ballare, e non porta mai a nulla. Solo vibrazioni, nessun risultato. »

Questo tipo di commenti ti fanno venire i brividi lungo la schiena.

Non solo attaccano la sua prestazione, ma mettono in dubbio la sua legittimità come debuttante sensazionale.

I tifosi avversari si prendono gioco delle sue famose finte, queste finte di testa che sono tuttavia uno degli elementi chiave del suo gioco.

Questi critici lo presentano come un giocatore appariscente, ma senza una reale efficacia, dimenticando che Hutson ha comunque raccolto 19 assist in 26 partite. Un’impresa per un difensore ventenne della NHL.

La partita contro i Penguins ha intensificato particolarmente gli attacchi.

Durante una sequenza del secondo periodo, quando il punteggio era ancora vicino al 2-1, Hutson ha coperto male il suo uomo, permettendo a Bryan Rust di segnare.

I video di questo errore si sono moltiplicati online, accompagnati da commenti feroci:

« Lane Hutson viene smascherato ANCORA. Perché questo ragazzo è anche nella NHL? »

«È un peso. Non pronto per la NHL. Ha bisogno di qualche anno a Laval. »

Alcuni hanno addirittura ampliato la portata delle critiche paragonando Hutson ad altri giovani difensori come Luke Hughes o Thomas Harley, insinuando che sia molto indietro rispetto a loro nella sua crescita.

Frasi come «Hutson non sarà mai più di un difensore di terza coppia. » o anche « Mandatelo all’AHL prima che distrugga la sua fiducia. » invaso

Ma Hutson non è indifeso. Anche i tifosi del canadese hanno preso le armi, condividendo filmati che mostrano la sua calma con il disco e la sua capacità di creare aperture offensive, anche nelle partite difficili.

Eppure anche questi sostenitori non sono immuni dal ridicolo. Un commento sarcastico particolarmente velenoso diceva:

« L’Habs perde 9-2, aspettando che Eric Engels e Arpon Basu pubblichino un highlight di Lane Hutson con la didascalia ‘Elite head fake.’ »

Al di là delle critiche, questa situazione riflette un fenomeno ricorrente nel mondo dell’hockey: gelosia ed esagerazione nei confronti dei giovani talenti.

La presa in giro di Hutson è la prova che è già un giocatore attentamente monitorato, il che la dice lunga sul suo potenziale.

Come si suol dire, non si spara a un giocatore insignificante. Hutson, con le sue qualità uniche, spaventa già gli avversari.

Ma non mentiamo: il passaggio alla NHL è tutt’altro che facile per un giovane come lui.

Con soli 162 chili, deve fare i conti con taglie più grandi e un gioco molto più veloce di quanto avesse mai conosciuto prima.

Le sue finte e i suoi cambi di direzione, per quanto spettacolari, non sempre bastano a compensare la sua mancanza di forza fisica o i suoi modesti tiri dalla linea blu.

Impara, si adatta e sì, commette errori. Ma questo è il prezzo da pagare per diventare un giocatore d’élite.

Ciò che colpisce è che i critici dimenticano che Hutson ha solo 20 anni.

Ogni giocatore ha il proprio ritmo. Ciò che Hutson apporta già al canadese è prezioso: visione di gioco eccezionale, precisione nei passaggi e audacia raramente vista in un giovane difensore.

Poiché i commenti proliferano online, è fondamentale ricordare che questi attacchi sono spesso motivati ​​da qualcosa di diverso dall’analisi oggettiva.

I tifosi avversari, soprattutto quelli di Toronto, amano denigrare tutto ciò che riguarda il canadese.

Vedere un giovane talento come Hutson evolversi in un mercato di alto profilo come Montreal probabilmente li rende invidiosi. Perché dopo tutto, chi non vorrebbe un Lane Hutson nella propria squadra?

E per Hutson questo tipo di situazione non è altro che un test.

I grandi giocatori, quelli che fanno la storia, sanno trasformare le critiche in motivazioni.

Hutson non ha bisogno di rispondere con le parole o sui social media.

La sua risposta arriverà sul ghiaccio. E quando arriverà quel momento, quegli stessi sostenitori che oggi lo mettono in ridicolo dovranno stare zitti – e forse anche applaudirlo.

Nel frattempo, i tifosi dei Canadiens dovrebbero continuare a sostenere Hutson.

È raro vedere un giocatore così promettente ad un’età così giovane.

Quello che sta attraversando adesso è solo un rito di passaggio, un ostacolo sulla strada verso la grandezza.

Coloro che dubitano di lui oggi si pentiranno delle loro parole domani. Lane Hutson non ha nulla da dimostrare a questi critici a buon mercato. Il suo talento parla già da solo.

AMEN!

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