Nielsen infatti sta uscendo da un periodo più che difficile. A ottobre il danese e la compagna Marie hanno perso il figlio, nato prematuro dopo cinque mesi. Un dramma familiare durante il quale aveva soprattutto bisogno della sua famiglia. Motivo per cui il Club Bruges gli ha permesso di tornare in campagna. L’approccio umano adottato dal Blauw en Zwart ha dato i suoi frutti.
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Dal suo ritorno al lavoro, Nielsen ha suscitato ammirazione. Il centrocampista ha diritto a meno tempo di gioco in questa stagione data l’enorme concorrenza a centrocampo di Jan Breydel. Ma sia in Coppa (contro Bilzen e Patro) che in Champions League (contro l’Aston Villa da titolare e contro lo Sporting), ha dimostrato la sua forza di carattere. “Avevamo bisogno di qualcuno con compostezza sotto portaha dichiarato Simon Mignolet dopo il successo di martedì contro i portoghesi. E quello è Casper. Se c’è qualcuno che riesce a concludere bene l’azione in questo modo, quello è lui. Merita questo gol, gli farà bene. Lavora sempre duro.”
I compagni di Nielsen hanno provato, a modo loro, a sostenerlo. Non che la morte del figlio fosse argomento di discussione nello spogliatoio, ma i giocatori andavano a parlarne individualmente con lui. E il modo in cui il danese affronta questo dramma incute rispetto all’interno del Club. “Casper è una persona che si impegna molto nelle partite e in allenamento, continua a dare tutto”questo è Hans Vanaken. “Ha attraversato momenti molto difficili ma ha sempre dimostrato professionalità.”ha confidato Maxim De Cuyper. “Il suo stato d’animo è rimasto positivo e abbiamo cercato di sostenerlo nello spogliatoio”.