Autore della sua prima meta stagionale in modalità “Bielle-Biarrey” dopo un tiro successivo di Billy Searle (40-10, 57e), Agenais Clément Garrigues ha partecipato al festival offensivo (6 mete) della SUA (43-17), questo venerdì contro l’Aurillac. Vuole soprattutto preservare il crescente capitale di fiducia del gruppo Agenais.
All’intervallo hai avuto il bonus offensivo (28-3), la SUA è partita nel modo ideale?
L’inizio ideale, non lo so. Ma in difesa ci hanno provato più volte ma noi c’eravamo. In attacco segniamo la prima volta che entriamo nei loro 22 metri. Stiamo entrando bene in partita, fa bene alla testa. Eravamo ben collegati.
Questa voglia di giocare, di respingere a tutti i costi, ti è costata le due mete concesse nel secondo tempo (25-10, 55e et 40-17, 67e) ?
Lo si vedrà di nuovo nel video, forse non abbiamo ripreso abbastanza gli Aurillacois nell’asse. Per me nel secondo tempo abbiamo avuto più difficoltà a dare velocità al gioco, eravamo più “ciccioni” nei ruck, le palle erano meno pulite. Quindi, ovviamente, è più difficile prendere velocità e avere spazio in corsia.
La linea dei tre quarti sembra più consolidata nel gioco dei passaggi?
Stiamo provando più cose! A volte funziona, a volte no. A volte giochiamo troppo, a volte segniamo. Penso che man mano che le partite vanno avanti, stiamo guadagnando forza, acquisendo fiducia, questo è quello che ci è mancato fino ad ora. Stasera sono molto contento del risultato perché penso che stiamo per svoltare, almeno lo spero. Soprattutto in termini di fiducia ci darà una marcia in più per le prossime partite.
Qual è il ruolo del cardine in questa fiducia, in questo volume di gioco?
Le performance di Billy [Searle, NDLR] si basano sull’offensiva. Gli piace molto giocare, quindi ci dà quella sicurezza di cui parlavo. È positivo.
Giocare con due “10”, di cui uno dietro, ti permette di mandare più giocata?
Franck [Pourteau, NDLR] è più capace di sostituire Billy. Quindi sì, porta qualcosa. Beh, non dirò che Franck prende sempre il posto di Billy, rimane dietro. Ma inevitabilmente, nel gioco non strutturato, ci sono momenti in cui un “15” non abituato a giocare in apertura non trarrebbe vantaggio da queste situazioni. Là, nel saggio di Iban Etcheverry [à la 45e, 35-3, après une prise d’intervalle de Billy Searle et relais de Franck Pourteau, NDLR]giochiamo questa situazione, forse è il suo ruolo di “10” che lo fa giocare. C’è più alternanza e stasera ha funzionato.
“Sono molto contento del risultato perché penso che stiamo per dare una svolta”
C’è stata una svolta la scorsa settimana con la prima vittoria migliorata contro l’Oyonnax (28-14)?
Sì, era davvero importante pagare te stesso. Abbiamo lavorato tanto e nel blocco precedente abbiamo fatto delle belle prestazioni senza però essere pagati. Lì, da due partite, ci paghiamo a vicenda. Questa sera volevamo fare una prestazione, aumentare la fiducia necessaria per avere quella spinta e passare a qualcos’altro.
Altra cosa è la partita di Brive (giovedì 19 dicembre, ore 21). Ci andrai con meno pressione?
Sicuramente avremmo avuto più pressione se avessimo perso queste due partite o se non avessimo vinto per 5 punti. Bene, dopo non andremo a Brive per perdere. Cercheremo di fare qualcosa lì. Sappiamo che dopo questa partita ci saranno 15 giorni di riposo, quindi sì, andremo a “litigare”.