Anche se rifiuta l’idea di essere un corridore maledetto, è comunque risentito di non poter essere in Spagna con il resto del branco di lupi. “Questa è la seconda volta che perdo il corso. Era già stato così nel dicembre 2020, dopo la mia caduta al Giro di Lombardia. Ma comunque non mi lamento. Va peggio!”
Remco Evenepoel non è il tipo che rimugina nell’angolo. Anche se in linea di principio non potrà salire in bicicletta per più di un mese, ha lo sguardo rivolto al futuro. “Beh, leggo molto, guardo la TV e le serie e poi sostengo Oumi, che è sotto blocco”.
gabbianoIl 6 gennaio faremo una nuova scansione di controllo.
Ha molta speranza per la prossima visita medica. “Il 6 gennaio faremo una nuova scansione di controllo. Potremo vedere come si evolveranno gli infortuni. Solo allora potrò sperare di iniziare la riabilitazione con il fisioterapista. Se potessi iniziare anche a pedalare sui rulli, sarebbe fantastico. Se queste tempistiche verranno rispettate, probabilmente potrò tornare in moto all’inizio di febbraio.”
Quando è uscito dall’ospedale, Remco Evenepoel racconta la sua caduta: “Sono stato catapultato dall’altra parte della strada”
Se aspetta, quindi, – e anche il suo staff –, Brabançon starà attento a non tornare in gara troppo presto. “Si teme che potrò riprendere il Giro solo a metà aprile (dal 10 maggio al 1 giugno)? Probabilmente arriverà troppo presto, ma non si sa mai. In ogni caso è prematuro fare pronostici”.
Una cosa è certa: anche se la carcassa è tutta ammaccata, lo spirito del campione sta già riaffiorando. “Voglio tornare ancora più forte”.insiste.