Elezioni FFF: il calcio francese va alle urne per eleggere il suo nuovo presidente

Elezioni FFF: il calcio francese va alle urne per eleggere il suo nuovo presidente
Elezioni FFF: il calcio francese va alle urne per eleggere il suo nuovo presidente
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Chi, Philippe Diallo o Pierre Samsonoff, poco conosciuti al grande pubblico, assumerà l’incarico di allenatore del calcio francese per un mandato di 4 anni? Per la prima volta i 13mila presidenti dei club dilettantistici affiliati alla Federazione sono invitati a votare insieme a quelli del mondo professionistico, quelli delle 22 leghe regionali e dei 91 distretti, il che rende molto incerto l’esito delle elezioni.

Tutti potranno votare online da questo martedì alle 10 fino a mercoledì alle 18 per il primo turno elettorale, e da giovedì a venerdì se fosse necessario un secondo turno molto improbabile – perché ciò avvenga sarebbe necessario che entrambi i candidati ottenessero esattamente. lo stesso numero di voti al primo turno. Per decretare il vincitore prevarrà la regola dei terzi. Conterà 1/3 dei voti per le società dilettantistiche, 1/3 per Leghe e circoscrizioni, 1/3 per le società di L 1 e L 2, con coefficienti all’interno dei tre gironi. Per convincere i presidenti dei club dilettantistici, vera chiave delle elezioni, hanno viaggiato attraverso la Francia per difendere il proprio programma.

Due uomini, due programmi

L’uscente Philippe Diallo, alla ricerca di un primo “vero” mandato quadriennale, dopo essere subentrato ad interim in seguito al ritiro di Noël Le Graët nel gennaio 2023, può contare su club professionistici e sul sostegno del n°2 della Federazione Jean-Michel Aulas. Philippe Diallo durante la sua campagna elettorale ha dichiarato di voler aumentare il budget per il calcio amatoriale da 100 a 150 milioni di euro all’anno entro il 2028 e di sviluppare ulteriormente il calcio femminile e raddoppiare il numero dei licenziatari per passare da 250.000 a 500.000 entro cinque anni. Continua…

Pierre Samsonoff, ex vicedirettore generale e direttore generale della Lega calcio dilettantistica presso la Federazione dal 2016 al 2021, vicino a Noël Le Graët, non presenta, da parte sua, “una lista di opposizione ma di proposta”. Vuole essere la voce delle società dilettantistiche che assocerebbe, in caso di elezione, al voto sul bilancio e sui regolamenti di una Federazione che vorrebbe meno centralizzata.

Con i suoi 2,4 milioni di membri, la Federazione, la più grande di Francia, si trova a un bivio. Più democrazia partecipativa, contratti più succosi, chi ha la verità, se ce n’è una? Risposta sabato alle 12:00

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