Red Bull King of the Air 2024: curriculum e foto

Red Bull King of the Air 2024: curriculum e foto
Red Bull King of the Air 2024: curriculum e foto
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Contro ogni previsione, i leggendari venti di Cape Doctor, Città del Capo, si sono alzati giusto in tempo, creando il palcoscenico finale per una delle finali più emozionanti della storia del Red Bull, il re dell’aria. Ogni momento è stato ottimizzato grazie alle maniche accorciate e alle rotazioni rapide. L’italiano Andrea Principi ha difeso il titolo della Open Division, mentre la britannica Francesca Maini ha scritto il suo nome nella storia diventando la prima campionessa della Women’s Division.

Quando i venti hanno raggiunto i 40 nodi e onde da 2,5 a 3,1 m hanno spinto i ciclisti ad altezze vertiginose, la competizione si è trasformata in uno spettacolo di precisione e audacia. Nella finale della Open Division, Principi ha eseguito una serie di mosse mozzafiato, tra cui un Contra Loop Back Tornado Board Off per 7,18 punti, un elegante Doobie Loop Board Off per 6,76 punti e un Contra Loop Double Front Roll Technical Rodeo per 6,47 punti. La sua maestria gli ha permesso di conquistare il titolo, davanti al connazionale Lorenzo Casati, mentre il sudafricano Luca Ceruti è diventato il primo pilota locale a salire sul podio.

“Forse è fortuna, ma è una sensazione incredibile”, ha detto emozionato Principi dopo la vittoria. “Ad essere sincero, non sono io il vero vincitore, lo sono la mia famiglia e i miei sponsor. È grazie a loro se tutto questo è possibile ed è a loro che devo tutto”.

Nella storica prima competizione della divisione femminile, Francesca Maini ha offerto una prestazione straordinaria che ha messo in mostra le sue capacità tecniche e il suo estro creativo. I suoi Kite Loop Board Off, Boogieloop e Contra Loop Front Roll hanno ricevuto ottimi voti, permettendole di diventare la prima Regina dell’Aria. Riflettendo sulla sua vittoria, Maini ha detto: “Significa molto, ho sognato questo momento. Alla mia famiglia e ai miei team di North e Mystic, grazie per aver reso tutto questo possibile”.

Questa giornata ha illustrato la natura cruda e imprevedibile del kitesurf. Sergio Cantagalli, direttore sportivo, ha catturato bene questa sensazione: “Era il kitesurf nella sua forma più cruda e autentica. L’attesa del momento perfetto ci ha permesso di assistere ad un finale indimenticabile. Andrea e Francesca hanno dimostrato di essere dei campioni in tutti i sensi”.

Per finire, Zac Adams ha vinto la mossa mistica più estrema del giorno per il suo audace Kiteloop Rotational Boardflip nel primo round, dando il tono al futuro innovativo di questo sport.

Con tre fasi di qualificazioni europee annunciate per il prossimo anno, l’evento principale di Cape Town è destinato a continuare la sua eredità come l’apice del kitesurf big air.

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