I Navétanes, questi tornei sportivi e culturali che punteggiano i nostri quartieri, sono molto più di una semplice competizione. Originariamente erano pensati per permettere ad alunni e studenti, in vacanza, di prosperare attraverso lo sport e la cultura. Questo quadro associativo ha offerto una vera piattaforma per lo sviluppo dei talenti, il rafforzamento della coesione sociale e la promozione dei valori culturali locali.
Tuttavia è chiaro che, negli ultimi anni, i Navétane si sono allontanati dalla loro vocazione primaria. La dimensione culturale, un tempo al centro di queste attività, è stata relegata in secondo piano o addirittura completamente dimenticata. Inoltre le competizioni sportive, ora prorogate fino a dicembre, entrano in diretto conflitto con il calendario dei campionati nazionali. Questa sovrapposizione crea una concorrenza dannosa e ostacola il regolare svolgimento delle competizioni ufficiali, che non era mai stato l’obiettivo iniziale.
È tempo di ripensare il modello Navétanes affinché possano riscoprire la loro essenza. Lo Stato e le autorità sportive devono assumersi le proprie responsabilità ridefinendo il quadro e il calendario di queste attività. Idealmente, i Navétanes dovrebbero svolgersi tra la fine di giugno e l’inizio di ottobre, in coincidenza con il lungo periodo delle vacanze scolastiche. Ciò consentirebbe ai giovani di dedicarsi pienamente a queste attività senza sconfinare nei concorsi nazionali, reintegrando al contempo la componente culturale che un tempo li arricchiva.
Salvare i Navétanes significa preservare un patrimonio che contribuisce allo sviluppo dei giovani e al dinamismo dei nostri quartieri. Ciò richiede una volontà comune di agire per ripristinare il loro ruolo originario e garantirne la sostenibilità.
Giosuè TESTIMONIANZA DI GIOBBE
Senegal