Partendo a poche ore di distanza, François Gabart, Thomas Coville e i loro equipaggi hanno finalmente rinunciato, nello stesso arco di tempo, a tentare di battere il record di giro del mondo (Trofeo Jules Verne). Dopo l’abbandono del primo, annunciato martedì 3 dicembre in mattinata, il secondo ha annunciato, a fine giornata, che rinuncerà a sua volta.
Leggi anche | François Gabart interrompe il suo tentativo di battere il record di navigazione intorno al mondo a causa di una collisione con un OANI (oggetto o animale non identificato)
Leggi più tardi
Come il maxi trimarano SVR-Lazartigue di Gabart, il Sodebo Ultim 3 de Coville è stato vittima di un danno che la sua squadra ha ufficializzato in un comunicato stampa. Mostra gli scambi tra l’equipaggio della barca a vela e la sua unità tecnica a terra.
– “15:11: problema sullo zafferano del CC.
– 15:12: abbiamo visto, ulteriori dati attorno al flap: pressione della bombola, posizione dello stelo e fibra pp
(…)
– 15:13: abbiamo sicuramente perso tutto il timone”
In altre parole, “mentre procedeva tra gli alisei verso l’Equatore, Sodebo Ultim 3 [a dû] interrompere il suo tentativo al Trofeo Jules Verne a seguito di un danno al timone centrale”, spiega la squadra di Thomas Coville.
Un problema meccanico o uno shock
Lo skipper ha lanciato il suo tentativo contro il record stabilito nel 2017 da Francis Joyon e il suo team IDEC Sport (40 giorni 23:30: 30 s.) la sera di venerdì 29 novembre. Come François Gabart, partito la mattina successiva, aveva programmato di approfittare di una finestra di bel tempo che gli permettesse di percorrere i chilometri ad altissima velocità.
“Sono in corso accertamenti per capire se la rottura dell’asse centrale del timone è dovuta ad un problema meccanico o ad un impatto”specifica il team Sodebo Ultim 3 Thomas Coville, Frédéric Denis, Pierre Leboucher, Léonard Legrand, Guillaume Pirouelle, Benjamin Schwartz e Nicolas Troussel hanno scelto di fare dietrofront e tornare alla loro base, a Lorient, nel tentativo di riparare la loro cavalcatura.
In questa fase, e senza dubbio in attesa di una valutazione dettagliata dei danni subiti dal maxi-trimarano, l’equipaggio non parla di alcun futuro tentativo di battere il record.