Testardo
Questa testardaggine che si trasforma in abnegazione è senza dubbio il tratto caratteriale più sorprendente di questo socialista 69enne. I ministri che hanno dovuto trattare con lui negli ultimi anni a Vivaldi possono testimoniare una formidabile intransigenza. Il primo ministro uscenteAlessandro [De Croo] aveva molto rispetto per lui. Quando i due si trovarono d’accordo su un punto, tutti capirono che sarebbe stato difficile cambiare qualcosa.” ci confida un ministro socialista che ha preso parte alle interminabili trattative sul bilancio.
Il Belgio ha riscoperto Frank Vandenbroucke durante la crisi Covid. Il suo giovane presidente, che su Instagram si faceva ancora chiamare King Connah, lo ripropone alla ribalta con questa frase memorabile: “È tornato, stronze” (in francese: “il est de return, mes troie”). Nel 2005, il ragazzo d’oro del socialismo fiammingo vide esplodere la sua carriera dopo le rivelazioni sulla vicenda della corruzione legata all’acquisto degli elicotteri Agusta. Per anni si è limitato a ruoli più discreti prima di tornare, nel settembre 2020, alla porta principale come ministro federale della Sanità.
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Igienista
Per i belgi confinati, il sessantenne è così diventato il volto di una politica igienica inflessibile. Nel suo libro dietro le quinte “La caduta del Belgio”, il giornalista politico fiammingo Wouter Verschelden racconta questo ritorno ai massimi livelli del potere belga. “Diventa subito evidente a chi è interessato che Vandenbroucke non è assolutamente cambiato in 40 anni di presenza in rue de la Loi. Durante i comitati di consultazione, si arrabbia con tutti quando non ottiene ciò che vuole. Lui solo ha imposto la chiusura del settore della ristorazione, nonostante le obiezioni del MR, del CD&V, dell’Open Vld e del suo stesso presidente, Conner Rousseau. Anche Elio Di Rupo, figura di spicco del Ps e ministro-presidente vallone, ritiene che si vada troppo oltre, ma non serve a nulla. Solo Alexander De Croo non rinnega mai Vandenbroucke.”
Il socialista è infatti noto per i suoi sfoghi omerici durante le trattative ministeriali. Sotto Vivaldi gli capitò di stracciare un documento davanti ai suoi partner di governo in seguito ad un disaccordo. Un’altra volta, ha afferrato Vincent Van Quickenborne (Open VLD) per il colletto della camicia perché voleva farsi sentire. “Durante un dibattito sulle pensioni, ha fatto una palla con il dossier e l’ha inviato in direzione di De Croo”, ci racconta di una Vivaldienne in partenza.
Implicato nel conflitto Medista/Movianto, una vicenda incredibile fatta di spionaggio, favoritismi e mercati truccati, il ministro non ha mai ceduto, nonostante le prove evidenti.
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Scarpe da Apple e da rubinetto
Oltre a questa rigidità, ciò che caratterizza Franck Vandenbroucke è la sua prudenza – la sua ossessiva diffidenza, direbbero alcuni. Il ministro della Salute parla molto raramente alla stampa. Predilige le espressioni televisive dal vivo, senza filtri. Evita anche di stringere troppo la mano, precauzione ereditata dal periodo Covid, ci viene detto. E, soprattutto, assaggia poco i pasti serviti nella cancelleria del Primo Ministro. Il vicepresidente preferisce venire con… la sua mela, spesso il suo unico pranzo.
Accanto a questi tratti più austeri, gli attribuiamo atteggiamenti più stravaganti. “Al kernel c’erano Georges Gilkinet (Ecolo) che è arrivato con la sua maglietta a fiori e Frank Vandebroucke che è arrivato con le scarpe da tip tap.ha sottolineato ironicamente un esponente centrale del governo De Croo nel corso degli auguri di Capodanno del presidente del Consiglio. “Il problema era che erano ciabatte a calzino.”un ministro saltò allora, con una tazza di bollicine in mano.
Nelle ultime settimane, Frank Vandenbroucke è apparso nelle foto dei negoziatori dell’Arizona. Qui sull’Instagram di Bart De Wever. Là sul racconto X di Theo Francken (N-VA). Dobbiamo interpretarlo come l’annuncio di una presenza garantita nel futuro esecutivo federale? Forse. Ciò che osserviamo in queste foto, però, è che Conner Rousseau non c’è…