La macchina dell’Anderlecht sta andando a pieno ritmo in questo momento, questo è innegabile. Ma l’uomo che avrebbe dovuto essere il traino tossisce un po’: Leander Dendoncker è lontano dal suo miglior livello.
Prima della tregua ne avevamo evidenziate le difficoltà Leandro Dendoncker (leggi qui), che aveva giocato la sua peggiore partita dal suo ritorno durante la disastrosa trasferta al Club Brugge. Ma il Diavolo Rosso ha poi avuto delle attenuanti: è stato costretto a dare una mano al centro della difesa e l’RSC Anderlecht non ha giocato.
Da ora in poi Dendoncker ha trovato la sua posizione migliore, dove ci si aspettava che girasse l’angolo. La partita di giovedì contro l’FC Porto è stata anche il tipo di incontro per il quale l’ex giocatore del Wolverhampton è tornato al Lotto Park: la sua esperienza, la sua potenza, la sua calma dovrebbero parlare in Europa e aiutare i compagni.
Quando vedremo il miglior Dendoncker?
Risultato: contro il Porto è apparso molto timido, a volte addirittura assente, come in questo secondo gol portoghese durante il quale Fabio Vieira si aggira in modo incomprensibile nel centrocampo dell’Anderlecht. Mats Rits, al suo fianco, sta guadagnando slancio e ha giocato la sua migliore partita da quando era all’Anderlecht.
Certo, difficile, se non impossibile, immaginare che David Hubert metta in panchina Leander Dendoncker, ma il doppio perno Rits-Dendoncker interessa solo se il Diavolo Rosso gioca il suo ruolo, soprattutto se si tratta di privarsi della creatività di Leoni o Veschaeren.
Anche i tifosi, dal canto loro, sembrano interrogarsi su quale sarà il miglior livello che potrà arrivare da chi è arrivato circondato da enormi aspettative. Lo stesso Leander Dendoncker sembra un po’ a disagio, molto discreto dentro e fuori dal campo; dovrà recuperare le forze, perché la stagione sarà ancora lunga.