Il caso della visita di Kylian Mbappé a Stoccolma, con la denuncia che secondo la stampa svedese potrebbe essere contro di lui, è iniziato 50 giorni fa.
Cinquanta giorni dopo la famosa notte trascorsa a Stoccolma da Kylian Mbappé, il sistema giudiziario svedese non ha comunicato assolutamente nulla sulle accuse di stupro di cui Kylian Mbappé è oggetto. Anche la stampa scandinava ha voltato pagina, mentre l'inchiesta è ancora ufficialmente in corso. Ma se nel mese di ottobre sono stati compiuti numerosi passi, come la raccolta delle testimonianze, le perquisizioni in albergo, i sequestri sul posto, la raccolta della denuncia e la cronologia dei fatti studiati, ormai da un mese regna il silenzio più totale.
Kylian Mbappé è ancora considerato “ragionevolmente sospettoso”, ma non è stato convocato. E questo venerdì L'Equipe, che fa il punto della situazione, spiega di aver contattato il rappresentante del giocatore. L'avvocato di Kylian Mbappé in questo caso spiega di non aver avuto notizie delle autorità svedesi a nessun livello. Questo però non è affatto un segnale che la questione sia stagnante o in fase di abbandono. Perché a differenza della Francia, dove spesso le fughe di notizie compaiono sui media e permettono di tenersi aggiornati sull'andamento delle indagini nonostante la presunta segretezza delle indagini, la Svezia è spietata e a questo livello e le indagini vengono svolte con totale discrezione.
Secondo il quotidiano sportivo, non è raro vedere i casi progredire nell'ombra per mesi prima che vengano alla luce nuovi sviluppi. L'unica certezza al momento è che Kylian Mbappé non è stato convocato per giustificarsi o per rendere la sua testimonianza, prova che al momento il giocatore del Real Madrid non è considerato vitale nell'andamento delle indagini.