L’avversario: Soyaux-Angoulême, poco a suo agio a Chanzy
Sono in procinto di sistemare la situazione, ma non è ancora arrivata. Per ora, la Soyaux-Angoulême è al penultimo posto nella classifica casalinga della Pro D2. I Charentais hanno un record di 2 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. Fortunatamente per loro, hanno compensato perfettamente in trasferta, con 3 successi lontani dalle loro basi. Il VRDR potrebbe avere una carta da giocare.
Il fatto: un campo sintetico adatto al gioco
Questa non è (ancora?) la norma nella Pro D2, ma lo stadio Chanzy ha un tappeto erboso sintetico. Abbastanza per favorire una squadra della Drôme a cui piace mantenere viva la palla e muovere la squadra avversaria. “Le condizioni saranno buone, con un campo sintetico, la nostra intenzione è quella di mettere in campo una squadra mobile”, avverte Fabien Fortassin.
Il numero: 129
Questo è il numero dei punti per Lucas Méret, miglior regista della Pro D2 dall’inizio della stagione. Solo che il primo tempo non ci sarà questo venerdì, per la prima volta in questa stagione (fino ad allora aveva fatto 9 presenze e 2 sostituti). Verrà sostituito al suo posto da Joris Moura, solitamente posizionato in difesa.
Il giocatore: Sami Zouhair, il giocatore della Drôme di Angoulême
Sami Zouhair, titolare per la quarta volta in stagione nel ruolo di pilastro sinistro del Soyaux-Angoulême, non giocherà una partita come le altre. Lui, l’ex giocatore dell’US Rhône XV, allenato al VRDR e la cui famiglia vive vicino allo stadio Georges Pompidou, deve aver segnato questa data sul suo calendario.
La frase: “Non dobbiamo farci consumare dalla posta in gioco”
A Nevers (sconfitta 27-17), il Valence Romans non era riuscito a mettere la testa al posto giusto per prendere le distanze da un concorrente per mantenimento. A Soyaux-Angoulême, contro una squadra che attualmente è in vantaggio, non dobbiamo commettere gli stessi errori. “Non dobbiamo lasciarci consumare dalla posta in gioco come a Nevers. Dobbiamo entrare subito in partita, mettere a punto il nostro gioco perché se lasciamo fare 2, 3 mete sarà molto complicato” allarma Thomas Lhusero.
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