A volte dimentichiamo che Dedryck Boyata è ancora un giocatore del Club Brugge. Il difensore “squalificato” è uscito dal silenzio.
Ci è voluto del tempo, ma Dedryck Boyata ha rotto il silenzio che lo circondava al Club Brugge. L’ex Red Devil è uno dei grandi guadagni del gruppo, ma non è più considerato un giocatore di serie A.
“Normalmente sono uno che preferisce tenere per sé i suoi problemi. Anche per me è difficile parlare negativamente della Società, che è un’istituzione e rispetto tutti i dipendenti e i tifosi”, esordisce il difensore Sporza.
“A volte mi alleno da solo, a volte con Club NXT e regolarmente ricevo un programma che devo fare a casa, lontano dal centro di allenamento. (sigh) Faccio fatica soprattutto a stare isolato da tutto e da tutti”, spiega.
Sempre più isolati
La sua quotidianità è lunga: “Vogliono che mi cambi in una stanzetta dove gli addetti alle pulizie tengono le loro cose. Io rifiuto. Prendo i miei vestiti e mi cambio semplicemente nello spogliatoio. E siccome non posso allenarmi solo in Nel pomeriggio non posso più mangiare in società quindi vogliono garantire che non abbia più contatti con i miei compagni di squadra. È come se avessi una malattia ultra contagiosa.
Un modo per fargli pressione affinché rescinda da solo il contratto? In ogni caso questo pesa sul suo morale: “Quello che mi dà più fastidio di questo approccio è che gli allenatori devono restare più a lungo nel pomeriggio ad allenarsi con me. Lo stesso vale per quelli che puliscono”. A questi li ringrazio espressamente persone per tutto quello che fanno, così come lo staff del Club NXT.”
“Il modo in cui sono trattato mi manca di rispetto. Dovrei sentirmi apprezzato perché ho ancora accesso alle strutture del club? Dicono che mi rispettano, ma questo non si riflette nel modo in cui mi trattano” conclude Boyata. Andrà fino alla fine del suo contratto a fine stagione?