Un primo successo europeo per l’Unione: una vittoria, e si riparte!

Un primo successo europeo per l’Unione: una vittoria, e si riparte!
Un primo successo europeo per l’Unione: una vittoria, e si riparte!
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La squadra di Bruxelles deve il risultato di giovedì soprattutto ad un primo tempo focoso. Ha soffocato il Twente durante la prima mezz’ora, creando cinque chiare occasioni da gol. Ivanovic pensava di liberare i suoi al 6′, ma questo formidabile VAR ha tirato fuori squadra e compasso per calcolare che tre centimetri di ginocchio di Boufal erano in fuorigioco, in un esercizio di alta precisione solo di nome. O. Fuseini firma la seconda ripetizione su un’altra azione di contropiede sei minuti dopo e il VAR non ci trova nulla, questa volta non senza aver “checkato”, nonostante tutto (0-1, 12°).

L’Union vince di scarso punteggio a Twente e firma il primo successo europeo della stagione

Ha sbagliato lo 0-2

Scusate la ripetizione, ma l’Unione ha commesso l’errore di dimenticarsi di eliminare l’avversario, mentre Boufal (15°, 24°), Ivanovic (20°) e Fuseini (26°) hanno avuto dei bellissimi palloni dello 0-2.

Joseph Oosting e il suo portiere hanno interpretato l’ormai classica commedia “mi fa male se riusciamo a fermare la partita”; permettendo a T1 di rimettere a posto le idee della sua squadra mentre il suo staff medico fingeva di curare il suo portiere, ma questo non è stato proprio efficace. Come i tre cambi apportati dal tecnico olandese nella pausa.

Certo, il Twente non avrebbe continuato a essere calpestato così per novanta minuti, ma Moris non aveva una palla complicata da gestire per il suo 200esimo e l’Unione ha ottenuto gli spazi che gli hanno permesso di diventare di nuovo quella squadra formidabile contro la quale ha provocato così tanto caos in Belgio e in Europa nelle ultime tre stagioni.

Con la facilità tecnica di Boufal e Ivanovic e la velocità di Fuseini e Niang, ce n’è abbastanza per far male agli olandesi. Alla fine non ce n’era nemmeno bisogno, perché se avevano un buon quarto d’ora a metà del secondo tempo, questo giovedì i gialloblu hanno avuto il pieno controllo.

Gli unionisti al microscopio: una difesa solida, un attacco troppo avido, Sadiki l’uomo nell’ombra

Padronanza collettiva

Anche l’Unione è tornata ad essere quella formidabile macchina per difendere insieme quando l’avversario ha un momento forte, come è successo in tante occasioni sulla scena europea ma non ancora abbastanza in questa stagione. Alcuni dei giocatori che hanno avuto l’opportunità di mettersi in mostra soprattutto in Coppa dei Campioni si sono comportati molto bene, come Niang e Boufal, mentre Fuseini ha sfruttato la sua velocità per fare male e Khalaili si è applicato in difesa sulla sua fascia destra. Sébastien Pocognoli sperava che i suoi giocatori complicassero le sue scelte di selezione. Messaggio ricevuto.

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