l’arrivo di Roberto De Zerbi infiamma l’Italia

l’arrivo di Roberto De Zerbi infiamma l’Italia
l’arrivo di Roberto De Zerbi infiamma l’Italia
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La notizia del suo arrivo al Marsiglia era attesa già da diverse settimane ed è stata ufficializzata dai Focesi attraverso un comunicato in cui annunciava la firma di un contratto triennale: “L’OM è lieta di annunciare la firma dell’allenatore italiano per le prossime tre stagioni. 45 anni, il bresciano vanta già una solida esperienza ai massimi livelli. Promosso allenatore a soli 34 anni dopo una carriera professionale come trequartista, Roberto De Zerbi ha rapidamente scalato le classifiche in Italia fino alla Serie A e ha stabilito la sua ambiziosa identità di gioco al Sassuolo nel 2018.. È una mossa molto bella quella di Pablo Longoria e della sua squadra. De Zerbi è stato uno degli allenatori più richiesti del momento dopo la sua convincente esperienza al Brighton. Arrivato a settembre 2022 per succedere a Graham Potter, il bresciano avrà concluso il suo primo esercizio con un buon 6° posto, prima di incontrare ulteriori difficoltà in questa stagione, concludendo l’esercizio all’11° posto in Premier League, senza qualificazione per un Europeo. Tazza.

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Annunciato da Barcellona, ​​Manchester United e soprattutto Bayern Monaco, è finalmente al Marsiglia che arriva dopo aver rivisto al ribasso le sue aspettative salariali. Alla Canebière dovrà rilanciare una società frustrata da un esercizio fallito, logorando tutti i suoi allenatori (Marcelino, Gattuso poi Gasset). Per fare questo, il tecnico 45enne arriva con uno staff gonfio, composto soprattutto da Giovanni Rossi, ex direttore sportivo del Sassuolo, e altre sette persone. Resta da vedere quante squadre avrà. Nonostante l’assenza di una Coppa dei Campioni, il club marsigliese dovrebbe avere una squadra competitiva, soprattutto perché si stanno ingaggiando diversi giocatori. Quanto all’Italia, paese dove è nato Roberto De Zerbi, il suo arrivo ha avuto l’effetto di una bomba. Se negli ultimi 24 mesi è stato tanto ambito da tutte le maggiori squadre italiane, dalla Juventus al Milan passando per il Napoli, il Paese della Dolce Vita resta entusiasta di vedere il suo pupillo in azione in terra marsigliese.

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Un grande allenatore ambizioso

Dopo esperienze formative a Foggia, Palermo e Benevento, Roberto De Zerbi si è ritagliato in breve tempo la fama di allenatore moderno e promettente: “De Zerbi è un allenatore con una forte identità, ha grande rispetto dei ruoli con giocatori e staff, oltre che con la stampa. È sicuramente un allenatore promettente e ambizioso, ora con due anni importanti di esperienza internazionale alle spalle vuole vincere un trofeo., ci racconta il giornalista italiano Giacomo Morandin. L’allenatore italiano, infatti, sembra arrivato a un momento decisivo della sua carriera. Nonostante la chiamata delle grandi squadre, De Zerbi ha deciso di fare un nuovo step intermedio al Marsiglia per perfezionare la sua crescita prima di prendere le redini di una grandissima squadra di Champions League. Un progetto finale ambizioso da sviluppare insieme a Giovanni Rossi, Pablo Longoria e Medhi Benatia. Il genio tattico di Roberto De Zerbi non ha più bisogno di essere dimostrato: produce un calcio attraente, offensivo ed efficace, ma che sa essere molto dispendioso in termini di energie, meticoloso e complesso da assimilare.

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Nonostante la sua fama, Roberto De Zerbi ha sempre rifiutato l’idea di essere un filosofo del gioco, ammettendo di mescolare le proprie idee con quelle degli allenatori che lo ispirano, in particolare Pep Guardiola e Marcelo Bielsa: “Roberto De Zerbi è soprattutto un grande allenatore. Ha un gioco offensivo, identitario, determinato, con tratti a volte spettacolari. Offre agli aggressori una grande libertà di movimento. Il suo gioco non disdegna l’utilizzo di giovani talenti, come Raspadori, Traoré e Locatelli ma anche Turati nell’era Sassuolo. Riesce a motivare al meglio le sue squadre e qui, al Sassuolo, lo ricordiamo tutti con grande affetto per i risultati ottenuti, soprattutto nel suo ultimo anno, quando non mancò la qualificazione agli Europei per un solo gol di differenza»ci racconta Giuseppe Guarino, direttore editoriale dei media locali di CanaleSassuolo. È quindi conosciuto soprattutto per uno stile di gioco offensivo, qualunque sia l’avversario, che richiede una grande capacità di adattamento e anticipazione da parte dei suoi giocatori.

L’altro elemento che ci arriva dall’Italia riguardo al tocco di De Zerbi è la sua capacità di far progredire tutti i giocatori che allena: “È un allenatore che lascia il segno, ti entra nella pelle, migliora i giocatori e effettivamente ci sono tanti giocatori che hanno avuto un ottimo rapporto con lui dentro e fuori dal campo. Crede fermamente nella forza delle sue idee e i suoi team hanno un’impronta chiara e riconoscibile. Ha influenzato moltissimo il calcio italiano e non solo. È un allenatore che non ama le mezze misure, che fa di tutto per parlare. O lo ami o lo odi, ma sono convinto che i tifosi del Marsiglia lo adoreranno. Lo dico sempre: Roberto De Zerbi logora chi non ce l’ha perché dovunque sia andato ha lasciato un grande ricordo e ha fatto divorare tanti suoi detrattori. A lui piace il calcio offensivo e spettacolare, quindi dà qualcosa in difesa andando anche contro la tradizione italiana, ma le sue squadre giocano a Calcio, con la F maiuscola, quindi sono convinto che i marsigliesi si divertiranno molto la prossima stagione e essere orgoglioso della sua squadra”spiega Antonio Parrotto, giornalista direttore dei media SassuoloNews con cui collabora anche TuttoMercatoWeb. Al Sassuolo in particolare, il tecnico italiano ha saputo sfruttare al massimo il potenziale di Manuel Locatelli, Jérémie Boga, Stefano Sensi, Pol Lirola e Giacomo Raspadori.

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Una scelta logica e pertinente

Vedere un allenatore ambito dalle più grandi squadre d’Europa unirsi a un club come l’OM privato della Coppa dei Campioni la prossima stagione è un mezzo miracolo per i marsigliesi. Ma i nostri vicini italiani sono convinti della rilevanza di questa decisione presa dall’ex allenatore del Sassuolo: “È sicuramente una scelta coerente con la sua carriera, ma allo stesso tempo sorprendente per molti. C’erano diverse voci su di lui: Barcellona, ​​Ajax, Juve… La scelta di lasciare la Premier League non è stata certo facile, ma è anche una scelta di carattere. Secondo me il Marsiglia è un posto senza eguali al mondo e penso che anche lui volesse sentire un certo tipo di pressione. Se la società saprà supportarlo, soprattutto nei momenti delicati, De Zerbi eleverà l’OM”, ha continuato il giornalista italiano Giacomo Morandin. Un’analisi condivisa dai suoi colleghi.

Al di là delle sue qualità tattiche, sono le sue doti umane a far venire l’acquolina in bocca a tutto il Marsiglia. In un ambiente con molta pressione, Roberto De Zerbi sa come riportare l’ordine in un gruppo: “A livello umano De Zerbi è un grande motivatore. Credo che una squadra come l’Olympique Marsiglia sia la sua dimensione ideale e, allo stesso tempo, sia la persona più adatta a far risollevare un club, soprattutto dopo un campionato deludente. Il legame tra il club e il calcio italiano è forte. E, comunque, al di là delle sirene delle big, credo che De Zerbi abbia abbracciato un progetto stimolante, anche perché a Marsiglia arriverà anche Giovanni Rossi, ds storico del Sassuolo. Farai un buon lavoro con lui.”aggiunge Giuseppe Guarino, che ha lavorato molto bene con il nuovo uomo forte dell’OM quando era nei Neroverdi.

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Ma una parte del popolo italiano avrebbe voluto anche vedere De Zerbi fare il grande passo in Premier League, senza denigrare la sua decisione di andare all’OM, ​​un nuovo passaggio intermedio che si preannuncia arricchente: “Speravo di vederlo al Manchester United per un derby con Guardiola, ma non sono deluso di vederlo all’OM perché sono convinto che il Marsiglia sia un ottimo posto per lui. Sta andando avanti, passo dopo passo, e dopo il Brighton ha scelto un nuovo passo prima di puntare all’Olimpo perché penso che il prossimo passo sarà un super top club. Lascia la Serie D e in pochi anni si afferma nel grande calcio italiano e internazionale. Penso che non sia ossessionato dai migliori club del mondo, è ancora giovane e sta accumulando esperienza prima del grande salto, ma prima o poi ci arriverà.annonce Antonio Parrotto.

Ma l’Italia avverte il Marsiglia

A volte considerati troppo impazienti, i sostenitori dell’OM non dovrebbero attivare l’allarme antincendio troppo in fretta. Il profilo di De Zerbi ha tutte le qualità per far brillare l’OM e (finalmente) riportare al Marsiglia un trofeo, tanto ambito dall’OM ma anche dal tecnico italiano che ha nel suo record personale solo una Coppa dei Campioni in Serie C nel 2016 con il Foggia e una Supercoppa d’Ucraina nel 2021 con lo Shakhtar Donetsk: “Se De Zerbi incarnasse lo spirito dell’OM, potrebbe benissimo essere il loro trampolino di lancio a livello europeo. Per me ha bisogno di un trofeo e poi potrà diventare uno degli allenatori da tenere d’occhio per le prossime stagioni. Personalmente nutro grande rispetto per l’OM, ​​i tifosi dovranno stargli vicino e cercare di non criticarlo al primo errore. Se diventerà tutt’uno con l’ambiente sono convinto che alzeranno un trofeo”, spiega il giornalista italiano Giacomo Morandin. Un metodo che abbiamo ampiamente decifrato in questo articolo.

L’ex centrocampista che ha giocato con Milan, Napoli, Monza e Cluj non è la sua prima sorpresa. La sua scelta di firmare per lo Shakhtar Donetsk e anche per il Brighton aveva già fatto circolare inchiostro e attirato i riflettori sulla sua esperienza. In questo senso, a De Zerbi piace trasformare l’assunzione di rischio in forza: “Non sono sorpreso. A De Zerbi piacciono i progetti ambiziosi. Questo lo dimostra la sua carriera, anche con risultati altalenanti: Foggia, Benevento, Sassuolo, Shakhtar e Brighton. È un allenatore che si mette in discussione e quando riesce a imprimere nella squadra la sua idea di calcio, fa la differenza. Credo che la società abbia scelto uno dei migliori tecnici disponibili sul mercato., spiega anche Giuseppe Guarino. E i commenti di tutti gli ex giocatori che hanno lavorato con De Zerbi in carriera hanno rassicurato tifosi, dirigenti e futuri giocatori dell’OM.

I nostri amici italiani stanno anche cercando di preparare i tifosi del Marsiglia ad alcune particolarità, che saranno già implementate a Marsiglia in poche settimane. Roberto De Zerbi è molto legato al suo metodo unico e il suo modo di lavorare necessita di una pletora di assistenti e bracci destri, cosa che Pablo Longoria e Medhi Benatia hanno già capito molto bene: “Avendo avuto modo di conoscerlo posso dire di non essere sorpreso, così come non lo fu la scelta dello Shakhtar Donetsk qualche anno fa. De Zerbi è un allenatore per certi aspetti speciale, che pondera attentamente le sue scelte, che ama le sfide, che cura ogni dettaglio come testimonia anche l’arrivo di Giovanni Rossi con cui ha lavorato al Sassuolo, che vive intensamente ogni partita e io Sono sicuro che riuscirà a creare un grande feeling con i tifosi e a fare qualcosa di importante con la squadra”., conclude Antonio Parrotto. In ogni caso, l’Italia avrà gli occhi un po’ più puntati sulla Ligue 1 la prossima stagione ed è molto più rassicurante di quando Gennaro Gattuso arrivò al Marsiglia o Fabio Grosso al Lione.

Pub. IL 07/01/2024 15:04
Aggiornamento 07/01/2024 15:44

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