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Secondo il suo racconto, è stato poi trasferito in un altro carcere prima di essere rilasciato il 1° luglio. “Agli arresti domiciliari” in un albergo con divieto di lasciare il territorio fino al 31 ottobre 2020. Secondo la sua tesi, “NAK” sarebbe dietro il suo arresto e, tramite i suoi avvocati e suo fratello, capo dell’ufficio di intelligence del Qatar, avrebbe condizionato il suo rilascio a la firma di questo accordo il 10 luglio 2020. “Possiamo, dopo cinque mesi di detenzione in isolamento totale in un Paese straniero (…), firmare in modo informato? »ha interrogato il suo avvocato, Me Luke Vidal, descrivendo l’ “violenza” et «minacce» di cui il suo cliente sarebbe stato vittima.