Black Devils Affairs: la risposta della pastorella Bamana al pastore Bieuville

Black Devils Affairs: la risposta della pastorella Bamana al pastore Bieuville
Black Devils Affairs: la risposta della pastorella Bamana al pastore Bieuville
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In una lettera indirizzata al ministro degli Interni il 22 novembre, la deputata Anchya Bamana ha protestato perché la sua richiesta al prefetto François-Xavier Bieuville era trapelata. Si tratta, ricordiamolo, di una richiesta di “regolarizzazione urgente della situazione amministrativa dei 7 giocatori in situazione irregolare della squadra di calcio Diables Noirs de Combani”. Riproduciamo la frase tra virgolette come ha fatto il prefetto nella risposta all’eletto RN.

Una risposta che era trapelata, riportavamo le parole, e con un trampolino di lancio di 10.000 km da quando il settimanale Canard Enchainé aveva pubblicato un articolo nella sua edizione mercoledì scorso.

Anchya Bamana si difende spiegando di aver voluto “richiedere, in via eccezionale, la concessione di pass a sette giocatori che militano all’interno del club qualificato per continuare la loro avventura sportiva, nella Coupe de , per gli ottavi di finale nella Francia esagonale”.

La Marina militare, un “rischio politico”?

L’articolo della Voix du Nord incriminato

Non si tratta di una risposta del pastore alla pastorella ma del contrario, poiché nella sua lettera a Bruno Retailleau, l’eletto di Mahor ritiene che “questo scambio fraterno tra un membro della rappresentanza nazionale quale sono e un alto funzionario, oltretutto , vincolato da obblighi professionali riguardo alla sua etica, non ha dovuto essere rivelato con tale procedura a un giornale satirico di cui è nota l’opinione nei confronti dei nostri leader politici! »

Oltre a ciò, l’eletta lo vede come un attacco al suo partito Rassegne Nazionale, “è un colpo di stato politico comprovato”, giudica in una e-mail inviata ai media. E prendiamo come prova la presa di posizione di François-Xavier Bieuville, il quale, lasciando il suo precedente incarico di sottoprefetto a Dunkerque, esprime in un articolo sotto forma di bilancio della Voix du Nord, un “rischio politico” con l’ascesa del fronte nazionale in alcune città del distretto di Dunkerque. Questo è troppo per l’eletto RN, che vede in questo “un grave attacco a questo alto funzionario, al dovere di riservatezza e all’obbligo di neutralità (politica) che gli viene imposto, in conformità con la legge”.

E chiede “un richiamo all’ordine a tutti i servizi statali, e in particolare al prefetto, sull’importanza di rispettare i principi di neutralità, riservatezza e collaborazione costruttiva. »

AP-L.

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