“A pochi mesi dai Giochi, ci chiediamo se l’eredità sarà davvero all’altezza di ciò che abbiamo vissuto tutti insieme”si chiede Lionel Dangoumau, direttore editoriale de L’Equipe, in franceinfo Club info, domenica 24 novembre, mentre la terza edizione di Demain le sport avrà luogo giovedì 28 novembre alla Maison de la Radio et de la Musique, a Parigi. Questa edizione, organizzata in collaborazione con L’Equipe e France Télévisions, sarà “collocato sotto il tema del patrimonio” dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024, precisa il giornalista. “Cercheremo di individuare cosa lasceranno questi Giochi in Francia, come potranno aiutarci a trasformare lo sport di domani”aggiunge.
**>> I presidenti delle federazioni sportive, che speravano di cavalcare l’effetto Olimpiadi, sono preoccupati per il calo dei finanziamenti allo sport nel 2025
**Sport, “non la priorità”
“Quando vediamo i problemi che la Francia sta affrontando, è certo che lo sport forse ha meno peso oggi”ammette Lionel Dangoumau ricordandolo “Il budget per lo sport diminuisce” e quello “le due ore di sport all’università vengono messe in discussione”. “In una visione a breve termine delle sfide economiche del Paese, è certo che lo sport non è la priorità” Mentre “lo sport, nel tempo, nel lungo termine, può fornire cose in termini di salute cruciali per un Paese”afferma il direttore editoriale de L’Equipe.
Lionel Dangoumau saluta La posizione di Léon Marchandquattro volte campione di nuoto ai Giochi Olimpici di Parigi, a favore di due ore di sport al college. Grandi atleti come il nuotatore “hanno il potere di sensibilizzare, forse di allertare, in particolare i politici, sull’importanza dello sport, ma spetta innanzitutto ai vertici delle federazioni sportive e ai leader politici prendere le decisioni necessarie affinché lo sport abbia un ruolo sempre più importante posto nel paese”secondo lui. Osserva quello sport “fatico a restare nella mente delle istituzioni che hanno il potere di decidere in quale settore della società investire”.
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