Copa América: Weah (ex LOSC), espulso per un colpo alla testa, condanna gli Stati Uniti alla sconfitta

Copa América: Weah (ex LOSC), espulso per un colpo alla testa, condanna gli Stati Uniti alla sconfitta
Copa América: Weah (ex LOSC), espulso per un colpo alla testa, condanna gli Stati Uniti alla sconfitta
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Colto da un colpo di sangue, Timothy Weah ha attaccato ieri sera uno dei suoi avversari, condannando i suoi compagni di squadra a subire una prima battuta d’arresto in Copa América. Era contro Panama (2-1).

A volte ci sono serate strane durante le quali tutto sembra fuori controllo. Nelle ultime ore, nella notte tra giovedì e venerdì, gli Stati Uniti sono inciampati sul prato del Mercedes-Benz Stadium. Lo scenario dell’incontro, sorprendente nella sua stesura, si è rivolto a Panama (2-1). Le due squadre si ritrovano ora in parità nel Gruppo C, lasciando l’Uruguay in testa con sei punti raccolti.

L’incontro è iniziato bene con un gol negato in apertura ai locali. Nel duello di testa, Richards si è visto respingere il suo tentativo dal portiere panamense sulla sua traversa. Il Leather scappa e Tim Ream si riprende per passare in area aperta a McKennie che spara un tiro potente sotto la traversa. Entra, ma autore della palla, il difensore americano viene segnalato in posizione di fuorigioco (5′). La realizzazione è logicamente rifiutata. Le giocate continuano e dieci minuti dopo Timothy Weah commette un gesto incomprensibile. Mentre la partita si svolge altrove, colpisce alla testa uno dei suoi avversari, che crolla. Ammonito prima per un giallo, vede rosso in seguito all’intervento del videoassist ed esce dal campo senza una parola, impassibile (18′).

I suoi compagni riusciranno comunque a fare la differenza, attraverso Folarin Balogun. L’attaccante dell’AS Monaco sferra un potente cross che colpisce il palo interno destro e termina sull’altro lato. Era irrefrenabile (22′). Questo vantaggio però dura poco e Panama pareggia pochi minuti più tardi (Blackman 26′). In difficoltà nel tenere palla, gli Stati Uniti hanno mostrato una vera impotenza in inferiorità numerica, subendo gli attacchi avversari. Finiscono per scoppiare (Fajardo 83′) prima che i panamensi spezzino notevolmente il gioco per ottenere il loro primo successo. Simbolo di questa aggressività, l’espulsione di Carrasquilla per una sgambetta, o addirittura un calcio, dato alle gambe di Christian Pulisic che era riuscito a fare la differenza (88′). Gli americani alla fine persero ad Atlanta (2-1), con loro grande sgomento.

La composizione degli Stati Uniti: Turner (Horvath 46′) – Scally, Richards, Ream (Sargent 86′), Robinson – Reyna (Carter-Vickers 46′), Adams (Cardoso 46′), McKennie – Weah, Balogun (Pepi 72′), Pulisic

Le scuse di Timothy Weah

Al fischio finale, Timothy Weah ha pubblicato pubblicamente un messaggio con le sue scuse sui social media: “Oggi ho deluso la mia squadra e il mio Paese. Un momento di frustrazione ha avuto conseguenze irreversibili e sono profondamente dispiaciuto per i miei compagni di squadra, i miei allenatori, la mia famiglia e i nostri tifosi. Guardando al futuro, mi impegno a imparare da questa esperienza, a non lasciare che nessun avversario mi provochi e a sforzarmi di riconquistare la fiducia e il rispetto della mia squadra e dei miei tifosi”.ha lanciato così l’ex residente del LOSC, oggi alla Juventus Torino.

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