Trofeo Jules Verne. François Gabart e il maxi-trimarano SVR-Lazartigue pronti a battere un record leggendario

Trofeo Jules Verne. François Gabart e il maxi-trimarano SVR-Lazartigue pronti a battere un record leggendario
Trofeo Jules Verne. François Gabart e il maxi-trimarano SVR-Lazartigue pronti a battere un record leggendario
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L’orologio aspetta solo il segnale di partenza. François Gabart e il suo equipaggio cercano il tempo ideale per sfidare il record finale del giro del mondo detenuto da Francis Joyon dal 2017, il trofeo Jules-Verne. Secondo lo skipper di Concarenau, con la sua barca molto più recente, il record è pronto a cadere.

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È giunto il momento. François Gabart e il suo equipaggio a bordo del maxi-trimarano SVR-Lazartigue sono pronti a decollare. Il loro obiettivo? Conquista il leggendario Trofeo Jules-Verne, il record di giro del mondo in barca a vela, senza scalo, con un equipaggio. Lunedì, la squadra di François Gabart ha confermato sui social network: “A partire da questo lunedì, la SVR-Lazartigue entra ufficialmente in stand-by. L’equipaggio attende le condizioni meteorologiche ottimali per la partenza.”

La sfida è immensa: battere i 40 giorni, 23 ore e 30 minuti stabiliti nel 2017 da Francis Joyon a bordo di Idec Sport. Per avere successo, François Gabart ha riunito una squadra solida. Tom Laperche, Amélie Grassi, Pascal Bidégorry, Antoine Gautier ed Emilien Lavigne si uniscono al progetto, portando ciascuno la propria esperienza.

Il Trofeo Jules-Verne è il Santo Graal. Un record assoluto, il giro del mondo con equipaggio definitivo, senza scali né assistenza.

“Il Trofeo Jules-Verne è il Santo Graal. Un record assoluto, il giro del mondo con equipaggio definitivo, senza scali né assistenza”.afferma François Gabart nel comunicato stampa del suo progetto. Per lui l’avventura non è solo una questione di velocità: “È anche una magnifica navigazione attorno al pianeta, in squadra.”

“Vogliamo fare il giro del pianeta”, François Gabart spera di fare il giro del mondo in meno di 40 giorni

L’equipaggio è un vero dream team. Pascal Bidégorry, veterano dei record offshore, porta la sua incomparabile esperienza. Antoine Gautier ed Emilien Lavigne, assi delle tecnologie marine, garantiscono un trimarano al top della sua forma. Amélie Grassi, ex navigatrice di Ultim, trasmette energia e passione. Quanto a Tom Laperche, il più giovane, impressiona già per la sua maturità e il suo talento. “Un equipaggio completo, equilibrato, pronto a raccogliere la sfida”accoglie François Gabart, famoso per le sue vittorie nel Vendée Globe e nella Route du Rhum.

Il record potrebbe cadere molto lontano.

François Gabart

sul Trofeo Jules Verne

Le condizioni sono favorevoli. Dal 2017, i progressi tecnologici, in particolare i famosi foil, queste ali che permettono alle barche a vela di volare sopra l’acqua, hanno rivoluzionato le corse. François Gabart resta ottimista: “Il record può essere molto ampio. Ma l’inaspettato fa parte del gioco, è allo stesso tempo crudele e magnifico.”

L’SVR-Lazartigue si unisce al Sodebo Ultim 3 di Thomas Coville, già in stand-by. Entrambi sono pazienti e monitorano le finestre meteorologiche favorevoli fino a metà febbraio. Il terzo atteso concorrente, il Maxi Edmond de Rothschild, ha rinunciato in seguito ad un disalberamento in ottobre.

Quest’anno, i velisti del Trofeo potrebbero imbattersi negli IMOCA del Vendée Globe, partiti il ​​10 novembre e si stanno avvicinando al Doldrums, una temuta zona di calma e tempesta. Un omaggio al passato: il Trofeo, creato negli anni ’80, si ispira alla sfida di Phileas Fogg, eroe di Jules Verne, di completare un giro del mondo in meno di 80 giorni. Nel 1993 Bruno Peyron lo rese realtà, completando il giro in 79 giorni.

Per François Gabart e compagni la partenza è imminente. Il timer sta aspettando. E forse, un record storico.

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