Par
Tommaso Corbet
Pubblicato il
17 novembre 2024 alle 3:50
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Vittorioso sul Giappone poi sugli All Blacks, il XV di Francia si è ricollegato allo Stade de France durante questo tour dell’autunno 2024 e sembra finalmente far parte della dinamica che dovrebbe portarlo fino al 2027. Questo successo contro la Nuova Zelanda è stato un mezzo per voltare definitivamente pagina sui Mondiali 2023 ? Il capitano Antoine Dupont ha risposto.
Antoine Dupont lo afferma: il Mondiale è digerito
Alla fine ne abbiamo parlato pochissimo, forse perché nessuno voleva dare troppo peso ad un evento, forse per non minimizzare le scadenze che nel frattempo scandivano la stagione del Blues: questo tour autunnale è stato una miniera di nulla, il primo comparsa di un XV francese “completo” dai Mondiali del 2023.
Vale a dire un XV francese senza qualche infortunio, certo, ma non il suo capitano reduce dalla sua avventura a 7 anni. Una sorta di ritorno all’attualità quindi, un anno e carriole dopo la sconfitta nei quarti di finale contro Sudafrica. L’opportunità di esorcizzare definitivamente questi antichi demoni?
“No, non penso affatto che la vedremo così. Di questo Mondiale non se ne parla più, tu un po’ di più. Ma sinceramente siamo su una dinamica completamente diversa e guardiamo al futuro, a ciò che ci aspetta. Vincere partite del genere è sempre importante. Fondatore, come hai detto, rimane una tappa del nostro percorso ancora lungo, ma importante”, afferma Antoine Dupont.
Autosacrificio piuttosto che brio
Senza necessariamente avere in mente questo fatidico quarto di finale, i Blues hanno comunque dovuto mettere in campo tutte le loro risorse mentali per raggiungere un successo che per più di 30 minuti sembrava destinato a sfuggirgli. Facendo affidamento su una difesa che all’epoca aveva fallito contro i Boks.
“A livello internazionale bisogna saper vincere in ogni modo. Questo è ciò che siamo riusciti a fare oggi. Senza palla abbiamo avuto un’ottima difesa e siamo riusciti a segnare su palle perse, nelle poche occasioni che abbiamo avuto. È importante sapere anche come vincere così. Spesso vediamo lo stato d’animo di una squadra in difesa, in tutti gli sforzi senza palla che i giocatori possono fare durante la partita”, ritiene il mediano di mischia.
Prima di concludere: “Non so quanti contrasti abbiamo fatto ma è stata forse la partita in cui abbiamo difeso di più. E possiamo ancora vedere nell’ultima azione che avevamo ancora questo appetito, questa sete di vittoria. »
Un XV francese decisamente rivolto al futuro. La Coppa del Mondo 2027 a lungo termine. Per il breve termine, la prima partita sarà quella di venerdì prossimo contro i Pumas.
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