Il trionfo della tripletta, a cui quasi la metà dei francesi va a giocare appassionatamente ogni domenica, inizia con un fallimento. Quel giorno, grazie alla caparbietà del suo inventore André Carrus, la gara viene trasmessa per prima volta in televisione nel 1956. Ma disastro: nessuno trova i primi tre cavalli arrivati nell’ordine esatto. Quindi cosa possiamo fare per invogliare i giocatori a partecipare?
André Carrus ha un’idea folle. E se annunciassimo non l’importo vinto, dal momento che nessuno è il vincitore, ma l’importo che avremmo potuto vincere se avessimo trovato la finitura esatta? La mossa comunicativa è magistrale. Alcuni già pensano di acquistare una casa. Secondo il principio delle scommesse pari-mutuel urbane, gli scommettitori si dividono equamente il piatto comune nazionale. Il gioco sembra così semplice e ci sono milioni in gioco. C’è agitazione ovunque.
Per evitare lunghe code nei bar tabacchi PMU, vengono realizzati nuovi biglietti di gioco che gli scommettitori completeranno da soli. Anche Carrus ne produce milioni piccole pinze. D’ora in poi dovrà accontentarsi dello scommettitore buchi nella ricevuta riguardo ai numeri che vuole giocare.
Perché la parola tripletta?
Con la tripletta, André Carrus vince la sua scommessa. I giochi di corse di cavalli stanno diventando molto popolari in Francia. In poco più di 50 anni, il fatturato della PMU sarà moltiplicato per 100, passando da 50 milioni di franchi, ovvero 100 milioni di euro oggi, a 10 miliardi di euro di partecipazioni negli anni 2010.
Ma resta un enigma. Perché si chiama tripletta? A volte leggiamo che è così in riferimento al comune di Tiercé, nel Maine-et-Loire, perché si dice che André Carrus fosse di lì. Una leggenda metropolitana da quando è nato ad Algeri. Capiamo bene il riferimento al terzo che indica chiaramente l’obiettivo di trova tre cavalli.
La cosa più semplice è chiedere ai suoi eredi, la cui azienda è oggi numero uno al mondo nei terminal parigini: un giorno, il patriarca organizzò un piccolo brainstorming con i suoi parenti per trovare il nome di questo famoso gioco al quale pensava da tempo. diversi mesi. La parola tiere viene mantenuta e sperimentata sulla cameriera italiana è venuto a servire il caffè. “Tiercé?”, risponde, pronunciando la parola in italiano. “Oh sì, è una buona idea.”
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