Una sensazione di urgenza e di fine imminente incombe su TVA Sports.
Un’e-mail ricevuta di recente da un abbonato fedele illustra perfettamente il crescente disagio tra gli spettatori:
“Ho una domanda per te. È il 7 novembre e ci sono 12 partite nel palinsesto della NHL. Tuttavia nessuna viene trasmessa su TVA Sports, l’emittente ufficiale della NHL. Sai perché?”
“Inoltre, ieri sono state trasmesse due partite su TVA Sports, ma la seconda è stata mostrata in corso a metà del 2° periodo. Perché non trasmettere la seconda parte su TVA Sports 2?”
Questo messaggio riflette lo sgomento diffuso. Nonostante un colossale investimento di 720 milioni di dollari per ottenere i diritti esclusivi sulla NHL, TVA Sports sembra stia gradualmente abbandonando la trasmissione delle partite ancor prima della scadenza del contratto nel 2026.
Questa decisione sorprende molti abbonati, soprattutto se sappiamo che il canale ha investito così tanto denaro per assicurarsi i diritti esclusivi per la lingua francese fino al 2026.
Ma la realtà è crudele: gli ascolti televisivi sono così bassi che TVA Sports ritiene che non sia più redditizio pagare i dipendenti per trasmettere partite che quasi nessuno guarda.
Gli appassionati di hockey notano con tristezza che il canale sta scomparendo dal panorama televisivo del Quebec.
Possiamo sentire la frustrazione degli appassionati di hockey che non capiscono perché il canale specializzato sembra essere disimpegnato dalla sua missione primaria.
La risposta purtroppo è semplice: il pubblico è in caduta libera.
I dati recenti confermano questa tendenza allarmante. Durante l’attesissimo incontro tra i Montreal Canadiens e i Toronto Maple Leafs, trasmesso contemporaneamente su TVA e TVA Sports, gli ascolti televisivi sono stati deludenti.
Solo una media di 570.000 spettatori al minuto hanno seguito la partita, quasi equamente distribuiti tra i due canali.
Anche se questo numero è leggermente superiore alla media abituale di 400.000, è ben al di sotto delle aspettative per un evento del genere.
Questo rifiuto pubblico ha conseguenze dirette sulla programmazione.
Se i Montreal Canadiens, di sabato sera, attirano appena 400.000 spettatori. Immagina una partita della NHL che non includa il CH durante la settimana. I numeri sono semplicemente catastrofici.
La trasmissione di una partita della NHL richiede notevoli risorse umane e tecniche: team di produzione, commentatori, analisti, tecnici, per non parlare dei costi di trasmissione stessi.
Quando il pubblico non c’è, i costi sostenuti non sono più giustificati. TVA Sports, già indebolita da perdite finanziarie di circa 300 milioni di dollari sin dalla sua creazione, deve quindi fare scelte strategiche per limitare la perdita.
La decisione di ridurre il numero delle partite trasmesse, nonostante i diritti esclusivi, è il simbolo di un canale in difficoltà.
I telespettatori, sempre più numerosi e che si rivolgono ad altre piattaforme o emittenti anglofone come Sportsnet, contribuiscono ad accentuare il circolo vizioso del calo di audience.
Inoltre, la concorrenza dei servizi di streaming e delle nuove tecnologie sta cambiando le abitudini di consumo, rendendo il compito ancora più difficile per TVA Sports.
Questa disaffezione pubblica è tanto più preoccupante in quanto TVA Sports sta attraversando una grave crisi finanziaria.
Dalla sua creazione nel 2011, la catena non è mai stata redditizia, accumulando perdite per circa 300 milioni di dollari.
Gli sforzi per porre rimedio alla situazione stanno fallendo e i segnali di un collasso irreversibile stanno aumentando.
La decisione di non trasmettere alcune partite della NHL, nonostante lo status di emittente ufficiale, rafforza la sensazione che TVA Sports sia sul punto di capitolare.
Paradossalmente, mentre la catena crolla, i dirigenti del Quebec continuano a ricevere stipendi pazzeschi.
Pierre Karl Péladeau, presidente e amministratore delegato, ha intascato 4,9 milioni di dollari nel 2023, con un aumento del 57% rispetto all’anno precedente.
I primi cinque dirigenti dell’azienda si sono spartiti 13,8 milioni di dollari, raddoppiando i loro guadagni in un anno.
Questa disparità è scioccante, soprattutto considerando le ondate di licenziamenti che hanno colpito centinaia di dipendenti del Gruppo TVA, inclusa TVA Sports.
Nel frattempo, la famiglia Péladeau continua a consolidare il suo controllo sul Quebecor. Pierre Karl Péladeau controlla quasi il 76% dei diritti di voto degli azionisti grazie a azioni a voto multiplo, con un valore delle sue azioni stimato in 2,4 miliardi di dollari.
Anche i suoi fratelli, Jean B. Péladeau e Érik Péladeau, ricoprono posizioni dirigenziali di alto livello, ricevendo rispettivamente 1,9 milioni di dollari e 920.700 dollari nel 2023.
Questa concentrazione della ricchezza all’interno della famiglia contrasta nettamente con le difficoltà finanziarie di TVA Sports e con i sacrifici imposti ai dipendenti.
La discrepanza tra i sacrifici dei lavoratori e l’arricchimento del management non è solo scioccante, ma minaccia anche la sostenibilità a lungo termine dell’azienda.
Le ondate successive di licenziamenti non hanno solo un impatto sulle famiglie dei dipendenti, ma minano anche la fiducia e la lealtà all’interno dell’azienda.
Le richieste di aiuto da parte del governo per sostenere i “media reali” sembrano ipocrite quando i dirigenti si rifiutano di sacrificare parte dei loro stipendi per salvare posti di lavoro… o per trasmettere l’hockey della NHL ai suoi abbonati.
Gli spettatori disertano, le perdite finanziarie si accumulano e l’azienda continua a dissanguare le sue risorse umane e finanziarie.
Escludendo una spettacolare inversione di tendenza, è difficile immaginare un futuro in cui TVA Sports possa riconquistare il suo posto nel panorama mediatico del Quebec.
Pierre Karl Péladeau, rifiutandosi di lasciarsi andare, rischia di portare con sé non solo TVA Sports, ma anche parte del patrimonio mediatico del Quebec.
La sua testardaggine, sia essa orgoglio o passione, potrebbe facilmente far precipitare la caduta di ciò che ha dedicato così tanto tempo a costruire.
I dipendenti, i telespettatori e l’intero settore dei media guardano questa nave che affonda, sperando che si traggano lezioni da questa debacle.
È tempo che il Quebecor ripensi la sua strategia, dimostri umiltà e responsabilità sociale. La sopravvivenza di TVA Sports, e più in generale dell’ecosistema mediatico del Quebec, dipende da un’urgente consapevolezza della realtà economica e dei bisogni del pubblico.
La determinazione di Pierre Karl Péladeau nel mantenere a galla la TVA Sports, nonostante le colossali perdite finanziarie, solleva molte domande.
Il suo recente incontro con Geoff Molson, proprietario dei Montreal Canadiens, e Louis-Philippe Neveu, direttore generale di TVA Sports, mostra che vuole rinnovare i diritti di trasmissione della NHL nel 2026.
Questa determinazione, percepita da alcuni come caparbietà, contrasta con la difficile realtà economica che l’azienda sta attraversando.
Le recensioni sono feroci. Molti si chiedono perché continuare a investire in un canale che non riesce ad attirare spettatori, quando i dipendenti stanno perdendo il lavoro e le risorse potrebbero essere destinate a settori più promettenti.
Il divario tra i sacrifici dei lavoratori e gli alti compensi dei manager accentua il disagio.
L’e-mail dell’abbonato evidenzia un problema fondamentale: l’eliminazione della fiducia e dell’impegno del pubblico in TVA Sports.
La mancata trasmissione di partite importanti, l’incoerenza della programmazione e la mancanza di una comunicazione chiara alimentano la frustrazione.
Gli appassionati di hockey si stanno rivolgendo ad altre opzioni, lasciando TVA Sports in una posizione sempre più precaria.
È difficile non vedere in questi eventi i segnali premonitori della fine per TVA Sports. La combinazione di perdite finanziarie significative, ascolti deludenti e insoddisfazione degli spettatori crea una tempesta perfetta.
Salvo una spettacolare inversione di tendenza, il canale potrebbe cessare le operazioni anche prima della scadenza dell’attuale contratto con la NHL.
Il futuro di TVA Sports è più incerto che mai. Le decisioni prese nei prossimi mesi saranno cruciali per determinare se il canale potrà reinventarsi o se scomparirà dal panorama mediatico del Quebec.
I telespettatori, dal canto loro, aspettano risposte e azioni concrete per rilanciare un canale che doveva essere un riferimento per gli appassionati di sport.
Un canale che dovrebbe essere l’esclusiva emittente francofona della NHL.
Immaginate la faccia di Gary Bettman quando ha saputo che lì le partite praticamente non venivano più trasmesse. Diciamo che non migliorerà il rapporto già teso con Pierre-Karl Péladeau.
Non cercare oltre per scoprire perché i Nord non sono mai tornati e non lo faranno mai. Bettman non si è mai fidato di Péladeau.
Con buona ragione…