L’incontro dei direttori generali ha permesso a Gary Bettman e Bill Daly di sondare il terreno per le prossime trattative sul contratto collettivo.
Questo accordo con l’Associazione Giocatori scadrà al termine della stagione 2025-2026. L’attuale contratto collettivo è in vigore retroattivamente da settembre 2012. I disaccordi durante le trattative hanno portato all’attivazione di un blocco, che ha portato ad una stagione abbreviata lanciata nel 2013.
Il nostro collaboratore per L’AtleticoPierre LeBrun, ha condiviso durante la sua visita a dalle 5 alle 7 che uno dei temi che i direttori generali vorrebbero venissero affrontati al tavolo delle trattative è quello della durata dei contratti. L’informatore dell’hockey riferisce che gli amministratori delegati vorrebbero una riduzione della durata al di sotto degli otto anni o addirittura sette anni se la firma avviene dopo il 1 luglio per gli agenti liberi. La questione era stata sollevata anche nel 2012 durante i negoziati precedenti, ma i direttori generali vorrebbero che fosse nuovamente all’ordine del giorno.
Questa richiesta potrebbe però essere più un augurio che una priorità per la Lega.
Lebrun porta questa sfumatura che Bill Daly ha condiviso con lui. Secondo lui lo stato d’animo in vista delle trattative per il prossimo contratto collettivo, i cui colloqui potrebbero essere avviati all’inizio del 2025, è al momento positivo. Non è quindi impossibile che i rappresentanti della NHL non facciano di questo tema una questione importante nelle loro discussioni con i membri dell’Associazione dei Giocatori.
Oltre al 2012, ricorderemo il lockout che portò alla cancellazione della stagione 2004-2005 in NHL. L’attuale contratto collettivo ha ottenuto una proroga dell’accordo nel mese di luglio 2020 per il rilancio delle attività a seguito della chiusura dovuta alla pandemia da COVID-19.
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