Marie Mesmeur, questa deputata ribelle il cui radicalismo spicca in Bretagna

Marie Mesmeur, questa deputata ribelle il cui radicalismo spicca in Bretagna
Marie Mesmeur, questa deputata ribelle il cui radicalismo spicca in Bretagna
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Dal ministro degli Interni, Bruno Retailleau, ai componenti della “fachosfera”, tra cui Les Républicains, il presidente della Regione Bretagna, Loïg Chesnais-Girard (ex PS) e perfino i suoi “alleati” del NFP (Nuovo Fronte Popolare) della sinistra di Rennes, tutti si sono espressi contro le sue affermazioni. Invitata da Le Télégramme a far luce su di essi domenica, la interessata li ha innanzitutto “assunti”, precisando di giudicare “insopportabile ogni violenza, da tutte le parti”. È meglio dirlo, ma è detto un po' tardi.

Primo circolo di Mélenchon

Una sorpresa? Non proprio, se consideriamo il profilo di questo eletto trentenne. Marie Mesmeur fa parte dei “linemen” della LFI, questi parlamentari che fanno parte della cerchia ristretta di Jean-Luc Mélenchon a Parigi. Questa brestoise si è fatta le ossa nel sindacalismo studentesco dell'UBO, prima di diventare segretaria nazionale dell'Unione studentesca nel 2023. Nel 2022, entra a far parte del “parlamento dell'Unione popolare”, un collettivo formato per preparare la candidatura di Jean-Luc Mélenchon per il elezioni presidenziali. Allo stesso tempo, è stata nominata sostituta di Pierre-Yves Cadalen, candidato della LFI alle elezioni legislative di Brest.

Nel giugno 2024, dopo lo scioglimento, è stata investita nel primo collegio elettorale dell'Ille-et-Vilaine al posto di Frédéric Mathieu, deputato uscente della LFI. L'“epurazione” del parlamentare vicino a François Ruffin è stata decisa da Parigi e portata avanti dai Jeunes Insoumis locali, al termine di una breve e intensa campagna di accuse sui social network

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Difesa offensiva

Dopo questa inaugurazione, l'irruzione di Marie Mesmeur nel paesaggio ha fatto rabbrividire. Critiche che ha rivolto in particolare al “sessismo”. Una difesa offensiva con cui lei e chi le sta vicino hanno risposto questo fine settimana, denunciando, dopo il suo tweet, una campagna di “molestie e insulti di incredibile violenza”, alimentata, in particolare, da una sinistra che “strumentalizza la lotta contro l'antisemitismo screditarlo.

Questo martedì, i suoi colleghi del gruppo LFI all'Assemblea hanno anche chiesto che la partita tra Francia e Israele, prevista per giovedì, “sia annullata”, evidenziando il rischio di “problemi molto forti”. Tra gli Insoumi la miglior difesa è sempre l'attacco.

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