Magnoac FC 19 – US Nerac 19
MT: 6-6. Arbitro: J. Termat, rappresentante federale: Valérie Gonzalez.
Per l’MFC: 1 E Setze (68), 1 T, 4 P (16, 39, 60.65) Abbazia.
Per Nérac statunitense: 1 E Chebbi (48), 1 T, 4 P (25,33,41,52) Ligneau.
Magnoac FC: Dasto; Liaut, A. Nogues, Abbazia, Bertrand ; (o) Cadorin, (m) Rousse; Setze, Martin, Maylin (testa) ; Obry, Desbets; Vidou, Nogues, abate; entrati: Carrere, Villeneuve, Colin, Casteran, B. Abadie, Prat.
Carte bianche: Martin (12), Cadorin (32).
Nérac statunitense: Ligneau; Chebbi, Parigi, Georges, Nouvelot; (o) Mallet, (m) Lantin; David, Hood, rifugio; Bellandi (berretto), Van Gestel; Carrere, Genestal, Leberon; restituiti: T. Plante, S. Planté, Mito, Saint-Mézard, Laporte, Montovami, Garendi.
Carte bianche: Van Gestel (12), Genestal (39), Bellandi (59)
Cartellino rosso: Montovani (72), Chebbi (72).
Squadre II: Magnoac FC 26 – US Nerac 22.
Ci porremo a lungo la domanda: bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?
Al cospetto di due squadre dal fondo della classifica che hanno bisogno della vittoria per riemergere un po’. Ebbene sarà un pareggio che chiuderà i dibattiti, ma solo un pareggio dal punto di vista del punteggio, perché entrambe le parti hanno cercato di prendere in mano la partita.
Quindi due squadre molto nervose che non sanno bene come mettere pressione all’avversario. Quindi per il primo vero atto colpo su colpo. Fallo dopo fallo da entrambe le parti che farà brillare i marcatori di ciascuna squadra. La prova segna già la parità con i limoni 6-6.
Terminiamo con i finitori
Alla ripresa, stesso scenario, e ci va anche l’arbitro con la distribuzione dei cartellini bianchi, sinonimo di fallo di gioco.
Questo recupero spetterà agli statunitensi del Nérac che all’inizio dei 50 metri aggiustano la penalità che li porta davanti alla boa. E hanno centrato il bersaglio (48esimo) con un passaggio di meta zero su un intercetto in corsia di meta che il marcatore ha trasformato, portando il punteggio di 16-6 per gli ospiti.
Da entrambe le parti entrano i finalisti. Il gioco diventa un po’ più impegnativo, ma continua a sbagliare dopo errore, e in questa partita il marcatore avversario centra il segno (52) e dà un capitale di più 13 alla sua squadra portando il punteggio sul 19-6.
Allo scoccare dell’ora con l’apporto della panchina i locali mettono pressione. Ma rimpiangeremo alcune decisioni, ovvero prendere i punti ai piedi visto il ritardo nel punteggio, mentre semplicemente con un vantaggio tra i “grandi”, la mischia ai piedi dei pali avrebbe potuto fare molto di più la differenza . Allora ci proviamo due volte (60,65) e torniamo a sette punti (12-19).
Tutti si lanciano nella battaglia finale, colpo di scena drammatico (68) al quarto tempo di gioco Setze per ultimo servito finisce tra i pali avversari, ma il guardalinee avversario alza la bandierina, mentre l’arbitro è sull’azione chiede di continuare la azione, non toccare, grida. Conclusione locale e il guardalinee riceve un rosso che vede automaticamente un giocatore avversario costretto a lasciare il campo. Così, con la trasformazione perfetta, pareggio 19-19 a dieci minuti dalla finale. Un finale che può riuscire per l’uno o per l’altro, ma nessuno riuscirà a prendere un punto in più, che alla fine lascia le due squadre a parità di punteggio, e soprattutto all’ultimo posto in classifica.
Restano però tanti rimpianti da parte dei Magnoacais vista la loro prestazione, ma che peccato queste decisioni che meritano di essere analizzate e che lasceranno tanti rimpianti al tanto pubblico.