Le Pogam: “Confrontare è la cosa peggiore da fare oggi”

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Altra serata difficile per l’Yverdon Sport. Davanti al pubblico di casa, il Nord-Vaudois ha perso 1-4 contro l’FC Basel di Xherdan Shaqiri.

Stadio pieno all’inizio della partita tra Yverdon e Basilea. L’atmosfera nei club dei tifosi era in pieno svolgimento, anche se i renani, molto più numerosi, coprivano un po’ i cori dell’Yverdon.

Sul campo, però, l’incontro ha impiegato un po’ per risultare anche solo un po’ entusiasmante. Il primo evento degno di nota è stata l’espulsione di Anthony Sauthier al 19′. Il residente di Yverdon, nella sua corsa, ha schiacciato il polpaccio di Bénie Traoré. L’arbitro che per primo ha mostrato il cartellino giallo ha rivisto il suo giudizio dopo aver visionato le immagini del VAR. È duro, ma è giusto. Peccato perché il centrocampista festeggiava i suoi 100 anni con i colori dell’YS.

In 10 contro 11, il compito è stato solo più complicato per Yverdon. Il Basilea ne approfitta per prendere definitivamente il sopravvento. Lo 0-0 regge ancora un po’, soprattutto grazie alle parate di Bernardoni e agli angoli di tiro non sufficientemente precisi degli uomini di Fabio Celestini.

Anche William Le Pogam ha offerto a Yverdon la più grande occasione al 31′. Il centrocampista ha mandato in porta il cross di Marley Aké. Ma il suo colpo con il piede interno non era abbastanza potente.

È stato quindi l’FCB ad aprire le marcature. L’azione parte da Xherdan Shaqiri che manda la palla sulla destra per Joe Mendes. L’ha rimessa al centro su Dominik Schmid che ha approfittato dell’occasione e ha tirato nonostante il traffico tra lui e la gabbia. In porta, Paolo Bernardoni, anche se ben piazzato ma probabilmente nascosto, ha guardato la palla passargli accanto senza muoversi (32°).

È stato anche per vedere Xherdan Shaqiri che una parte dei 4.250 spettatori sono venuti allo Stadio Municpal. Era la seconda volta che l’ex nazionale giocava una partita nel nord del Vaud. La prima volta è stata per una partita di Coppa Svizzera… nel 2010! ©KEYSTONE/Jean-Christophe Bott

La squadra di Basilea continua a premere e sfiora lo 0-2 con un colpo di testa di Kevin Carlos che finisce proprio vicino alla porta. Dall’altra parte del campo, la difesa renana non è stata minimamente impressionata dai pochi attacchi del Nord Vaud.

Gli uomini di Alessandro Mangiarratti rientrano negli spogliatoi nella situazione peggiore: subiscono 0-2 nel recupero. Bernardoni aveva bloccato un’ottima palla. Il Basilea, tuttavia, ha mantenuto il possesso palla e non ha potuto fare nulla per fermare il tiro al volo di Traoré (45+1).

Serata da dimenticare

Yverdon poi crolla nel secondo tempo. Il Basilea continua ad aumentare il punteggio grazie a Leon Avdullahu. Un tiro simile al primo gol. La palla ha attraversato tutto davanti al centro ed è finita in fondo alla rete. Bernardoni, ancora una volta, è stato spettatore del gol. Di certo non ha visto lo sparo partire.

Il colpo finale è stato sferrato dall’ex residente di Yverdon Kevin Carlos. Un gol che forse si poteva evitare visto che nasce da un pessimo retropassaggio di Aké, intercettato da un giocatore del Basilea. Per Carlos è stato un gioco da ragazzi mettere la palla in rete.

Mauro Rodrigues ha comunque salvato l’onore alla fine della partita con un bel tiro dalla linea dei 16 metri che ha portato la sua squadra sull’1-4 (89esimo).

Mantieni alto il morale

L’Yverdon Sport firma così la terza sconfitta consecutiva. Dopo la partita, è stato William Le Pogam a confrontarsi con i giornalisti. Visibilmente commosso, il capitano del Nord Vodese è tornato a raccontare questa serata complicata.

Questa seconda stagione in Superlega sembra in generale più difficile da gestire rispetto allo scorso anno. 8°, con solo 4 vittorie in 14 partite per 7 sconfitte, YS si trova in una situazione delicata. Sei punti separano attualmente gli uomini di Alessandro Mangiarratti dal fondo della classifica. Come capitano, William Le Pogam ha ancora del lavoro da fare affinché la squadra non affondi mentalmente?

È quindi imperativo voltare pagina velocemente e approfittare della pausa internazionale per ricaricare tutte le batterie.

Anche se una partita del genere, contro una grande squadra, con Shaqiri in rosa, è un sogno, il capitano assicura che i suoi compagni restino con i piedi per terra. “Il Basilea è l’immagine del calcio svizzero e qualcuno forse vorrebbe che Yverdon lo diventasse. Ma non devi essere troppo avido e avere pazienza”. Il centrocampista ricorda che le due squadre “non sono della stessa classifica, quindi non dobbiamo necessariamente fare paragoni. Penso che confrontare sia la cosa peggiore da fare oggi.

Una filosofia a vantaggio delle imprese

Quando viene chiesto a William Le Pogam cosa manca all’Yverdon rispetto alle squadre in testa alla classifica, il capitano risponde senza esitazione: “più qualità, hanno grandi giocatori, internazionali e su certi dettagli, questo fa la differenza”.

Il centrocampista ricorda comunque che l’Yverdon è una squadra giovane, con giocatori nuovi che devono progredire. “Non so se ricordi, i primi sei mesi, Kevin Carlos, non giocava molto ed eravamo scettici sulle sue prestazioni e sul suo reale livello”. L’attaccante è diventato capocannoniere della Superlega e “oggi, a Basilea, è in fiamme”, sorride Le Pogam.

“Siamo un club di transizione”, aggiunge. Ciò che serve è tempo e “che la struttura cresca con noi”. Un desiderio difficile da realizzare quando la rosa cambia radicalmente all’inizio di ogni stagione.

In attesa che questa filosofia si sposti verso qualcosa di più favorevole alla squadra, l’Yverdon Sport tornerà in Super League il 24 novembre, dopo la sosta per le Nazionali. Il Nord-Vaudois si recherà a San Gallo.

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